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Autotrasporti, finalmente stabiliti i costi minimi. Galanti (Fiap): “Adesso non ci sono più alibi”

Basta con gli alibi, gli autotrasportatori oggi possono contare sul perfezionamento della legge 127 che stabilisce in via definitiva il costo minimo per l’autotrasporto. Ciò significa che se il costo dei viaggi è inferiore a quanto stabilito, vuol dire che l’autotrasportatore per rientrare nei costi lavora fuorilegge. Una aspetto sul quale Roberto Galanti Coordinatore Nazionale Organizzativo FIAP (Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali) sa fare chiarezza. “Con l’approvazione delle tabelle dei costi di sicurezza da parte dell’Osservatorio, – dichiara Galanti – si è arrivati alla pressoché completa attuazione della legge 127. Un traguardo tutt’altro che scontato fino a non molti giorni orsono e che ora va completato con la definizione dei costi per i veicoli aventi un peso totale a terra fino a 26 tonnellate secondo la suddivisione in fasce già fissata dallo stesso Ministero dei Trasporti allorché, in attesa delle tabelle dell’Osservatorio, provvedeva come previsto dalle vigenti norme, ad elaborare i costi di esercizio.
La FIAP giudica molto positivamente il risultato raggiunto e non solo per il fatto che il segretario generale è stato chiamato a dare in prima persona come esperto un contributo nell’Osservatorio per l’elaborazione dei costi di esercizio e di sicurezza ma anche e soprattutto perché finalmente vengono meno tutte le osservazioni, i distinguo interessati, le interpretazioni cervellotiche che nel corso degli ultimi dodici mesi tutti abbiamo avuto occasione di leggere anche su autorevoli giornali, tutte tese ovviamente a rendere inapplicabile la norma.
Ora non ci sono più alibi.- Conclude Galanti – I costi minimi di esercizio e di sicurezza sono una realtà e devono essere applicati da tutti coloro che sono tenuti a farlo siano essi autotrasportatori o committenti.
Per la FIAP, come dichiarato dal segretario generale a margine della riunione dell’Osservatorio, questo non può essere considerato un punto di arrivo bensì un punto da cui partire per arrivare ad una regolamentazione che sia la più aderente possibile ad una realtà complessa e variegata come quella del trasporto merci, attraverso gli accordi di settore.
Solo questo strumento, infatti, può cogliere tutte le varie peculiarità e, sempre nel rispetto della norma, definire un costo minimo di sicurezza e un costo di esercizio effettivamente efficace sotto tutti i profili”.

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