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Crisi, Berlusconi spalle al muro. Il giorno più lungo del suo Governo

E’ iniziato in maniera frenetica quello che potrebbe essere l’ultimo giorno del governo Berlusconi. Gli annunci di dimissioni da parte dei fedelissimi del premier, ieri, erano rincorsi dalle rettifiche, il Cavaliere, ha trascorso alcune ore a Milano dove si è incontrato con i figlio i quali avrebbero chiesto al padre di non dimettersi. Pare siano gli ultimi rimasti a farlo dato che, ormai, anche la Lega parla apertamente di un necessario passo indietro e il Pdl continua a perdere pezzi. Un tentativo di incutere timore a quelli che erano i suoi alleati più fedeli, il premier lo ha fatto ieri, dicendo di voler guardare in faccia quelli che gli voterebbero contro. Un tentativo, però, che sembra non aver sortito grandi risultati, dato che nel corso della notte, è continuato il pressing per convincerlo alle dimissioni prima che la Camera lo sfiduci. Cosa accadrà oggi in pochi lo sanno. Si vota la fiducia al rendiconto ma la maggioranza sembra non poter raggiungere i 316 voti necessari per superare le opposizioni. Lui però, non molla e sembra voler sperare in qualcosa che possa accadere all’ultimo minuto. Pare voglia affrontare quel voto. Cosa ha in testa? Perché non gettare la spugna? Evidentemente il Premier non è convinto del dopo; facile che vi sia una trattativa in corso che non ha dato ancora le risposte sperate. Che centri la giustizia?
Ermanno Amedei

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