Crisi, Papandreou si lava le mani e le borse europee cadono nel baratro
1 Novembre 2011La Borsa di Milano sprofonda e fa segnare un terribile – 6,8%.
La giornata più nera fin dal 2008. Le banche precipitano; Intesa SanPaolo ha perso il 15,8%, Unicredit il 12,44% e Monte dei Paschi il 10,2%.
Se in Italia si piange in Europa non si ride dato che Parigi perde il 5,38%, Londra il 2,21% e Francoforte il 5,03%.
Il baratro di oggi si è aperto sotto i piedi degli investitori dopo che la Grecia ha annunciato ieri un referendum popolare dal voto scontato, se adottare o meno le misure anticrisi accordate dalla Comunità Europea per salvare il paese ellenico. Un volersi lavare le mani di George Papandreou che ha dovuto subire già fortissime contestazioni. A quel referendum, il no alle applicazioni di ulteriori sacrifici è scontato e questo innescherebbe, secondo gli analisti, il fallimento della Grecia con ricadute a cascata sugli altri Paesi e in particolare su quelli le cui banche hanno investito in maniera massiccia sul debito greco. Forti prospettive di guadagno che si tramuterebbero in carta straccia.
Er. Amedei