Depuratore di un’azienda sotto sequestro, sversava acque reflue nel fiume Sacco
3 Novembre 2011Stamane i carabinieri della Compagnia di Anagni, al termine di articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo dell’impianto di depurazione delle acque reflue industriali e di prima pioggia dello stabilimento di una nota azienda operante nella zona industriale della città , segnalando all’A.G. competente il suo legale rappresentante per inquinamento ambientale delle acque. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Frosinone su richiesta della Procura che ha integralmente accolto le risultanze investigative dei carabinieri. L’azienda colpita da analogo provvedimento poco meno di un anno fa, aveva poi provveduto all’adeguamento dell’impianto di depurazione sottoposto a sequestro, ottenendo quindi il dissequestro. A seguito di varie segnalazioni dei cittadini, i militari della stazione di Anagni e tecnici dell’Arpa Lazio sono intervenuti più volte a ridosso dell’azienda per la presenza di schiuma bianca che emanava odori nauseabondi, all’interno del Rio Mola S. Maria, affluente del fiume Sacco. La meticolosa attività d’indagine e l’esito dei vari campionamenti eseguiti sulle acque, hanno consentito di accertare che gli scarichi provenivano da una delle linee del nuovo impianto di depurazione realizzato dalla ditta in questione utilizzato in assenza di autorizzazioni. L’esito delle analisi ha permesso di rilevare, sia nella schiuma fuoriuscita dallo scarico che nei pozzetti dell’impianto, la presenza di sostanze nocive oltre i limiti consentiti. Aldo Affinati