Fratelli d’Italia… che si prendono a pesci in faccia mentre i banchieri si vendicano di Berlusconi
10 Novembre 2011Appena Berlusconi avrà lasciato l’incarico di governo in favore di Mario Monti, potremo pure gettare dalla finestra la Costituzione Repubblicana. Infatti l’ avvicendamento a palazzo Chigi, più che per beghe politiche, a cui invero gli italiani sono avvezzi da sempre, sarà determinato da fattori che nulla hanno a che fare con la carta costituzionale e la sovranità del popolo italiano.
Il cambio è il frutto di mesi di lavoro ai fianchi in una battaglia giocata lontana da Roma e che aveva come obiettivo far fuori uno dei pochi personaggi mondiali non inseriti nel gruppo Bilderberg, la cupola neanche tanto segreta che muove i fili del mondo.
Berlusconi è stato l’ unico leader occidentale che nel 2008 non ha regalato a fondo perduto soldi pubblici alle banche. Furono inventati i Tremonti bond, un prestito con cedola che prevedeva il rimborso allo stato. Le banche in larga parte ne fecero a meno e si tolsero dai guai con i propri mezzi.
La finanza mondiale però se la lego’ al dito e la vendetta è stata alla fine consumata. Il carnefice incaricato sarà un ex commissario della UE.
Se l’ Italia non fosse stata sotto attacco speculativo da mesi e quindi la successione di eventi, tipo baratro della Grecia, non avesse preso il sopravvento, non ci sarebbe stata alcuna deputata Carlucci capace di giravolte e ribaltoni.
Berlusconi, non volendo spremere gli italiani, in questi mesi ha gettato fumo negli occhi ai signori di Bruxelles, sperando che l’ economia nostrana si agganciasse a qualche vagone del treno della ripresa economica mondiale, in grado di alzare di qualche punto o frazione il nostro pil.. Ma ciò non è avvenuto. Il treno è ancora fermo in stazione, ed il suo inguaribile ottimismo gli è stato per questa volta fatale
Dunque presto ci ritroveremo come premier uno del gruppo Bilderberg e, per dargli una parvenza di veste politica, Napolitano lo ha nominato in fretta e furia Senatore. Così ai più distratti potrà sembrare uno del parlamento. Così colui che in questi anni ha coniato il mostro-Euro ed ha contribuito a determinare politiche dissennate, quali l’ allargamento ad est e la delocalizzazione, ora viene chiamato a dare all’ Italia l’ ultima nerbata, come ad un cavallo recalcitrante che non vuole proprio entrare al mattatoio.
In Grecia invece è diventato premier l’ ex vice presidente della Banca Centrale Europea, Lucas Papademos.
Allora, riepilogando, abbiamo: un governo greco delegittimato dall’ UE ed ora guidato da un banchiere. Un governo italiano delegittimato dalla BCE e guidato da un ex commissario europeo.
L’ agenda politica è stata dettata da Merkel e Sarkozy. A noi non rimane che pagare, subire e tenere in piedi a Roma un costoso parlamento sovrano ma che attende…istruzioni.
Se a Montecitorio fingono angoscia, la regale corte dell’ europarlamento di Bruxelles, non avendo altre cose più utili da fare, si è sollazzata per qualche ora con le battute di Roberto Benigni, invitato per declamare Dante. Come nelle migliori tradizioni medievali delle corti europee, il giullare ha intrattenuto la platea strappando molti sorrisi ai dignitari, soprattutto prendendo di mira con battute molto offensive il premier Silvio Berlusconi. Immaginiamo la goduria di francesi e tedeschi nel vedere italiani in braghe di tela che si prendono a pesci in faccia senza pudore. Quando finiremo di dargli queste soddisfazioni e finalmente ci stringeremo a coorte?
Max Latempa
Caro Max, avevo proprio commentato con Ermanno, qualche giorno fa: “Chissà cosa scriverebbe ora su Berlusconi..”. Ed eccoti qua. Devo dire che hai superato ogni mia più rosea aspettativa! Analisi molto circostanziata, per carità , e la tua rubrica è accattivante proprio perchè sai valutare prospettive che, talvolta, sfuggono. Ma ci sono un paio di cosette che, non volermene, proprio non mi scendono.
Innanzitutto, sei sicuro che il popolo sovrano ancora voglia quell’essere quale capo del Governo? Mi risponderai che ce lo siamo scelto con libere elezioni. Vero, ma è un pò come quando ti innamori di una donna meravigliosa, che per tutto il tempo del fidanzamento ti fa credere chissà che, ma poi te la sposi e le puzzano l’alito e le ascelle, perde qualunque affinità con te e, come se non bastasse, la scopri a letto con un altro. In quel caso, il divorzio lo chiederesti? E così credo si senta buona parte del popolo italiano, tradito nonostante un voto dato in tutta coscienza e libertà .
Ma …perdonami.. l’aureola e le alucce proprio non riesco a vedergliele, nonostante tu abbia tentato di dipingergliele a regola d’arte. Da italiana, mi sento avvilita per un mucchio di cose, ma così tante che faccio fatica a ricordarle. Ci ha messi alla berlina, siamo diventati lo zimbello del globo (due anni fa, in tempi non sospetti, in Francia pullulavano i giornaletti vignettistici interamente dedicati a lui e a certe porcate, non solo di ordine sessuale), e forse ci prendono per il cuxx pure i marziani!
Forse, e sottolineo forse, tu, non essendo dipendente statale, non recepisci a pieno tutto il riverbero dei tagli che ci hanno applicato, con giochi da prestigiatore a cui assistevamo allibiti, mentre si gonfiavano i privilegi di quelli che qualche milioncino di persone definisce con disprezzo “la casta” (e si sta parlando di Istituzioni verso cui, invece, dovremmo serbare reverenziale rispetto. ma come si fa?). Eppure, durante l’attacco a Roma, pretendevano di mantenere in campo forze dell’ordine ormai in mutande e a piedi, perchè manca pure la benzina per le pattuglie ordinarie! E questa è solo una delle lagnanze. Da donna, mi sono vergognata quando venne il suo amico Gheddafi, per esempio, e il caro B. reclutò per lui qualche centinaio di fanciulle che, alla faccia del Corano, dovevano indossare minigonne mozzafiato e tacchi a spillo, per compiacere quell’altro pervertito, e che il buon Allah lo abbia in gloria! Da donna, mi sono vergognata a vedere quante poltrone che dovrebbero essere occupate da gente di un qualche spessore, da Montecitorio ad altre cariche istituzionali, in realtà accolgono vergognose donzelle strappate alla strada, cui unico fattore comune è quello di avergli fatto un pò di solletico al pirulino nelle famose serate ad Arcore (perchè mi viene difficile pensare si siano potute spingere oltre).
C’era una frase pronunciata dall’Andreotti nel film “Il divo”, che parlava di un grande archivio a cui attingere, in cui erano ben catalogati tutti i fatti più particolari delle vite dei soggetti che toccava tenere – scusa il termine – “per le palle”, e lui stesso commentava …”e all’improvviso, chi doveva tacere, taceva”. Beh, il nostro presidente la lezione deve averla imparata bene dal suo predecessore, considerando quanta gente che ha cercato di alzare la testa, perchè ad un certo punto, per un’ombra sopraggiunta di dignità , voleva sottrarsi a cotanta porcheria, impovvisamente è rientrata nei ranghi. E quando, invece, non l’ha fatto, si è ritrovato sputtanato con la triste ma ormai diffusa pratica del dossieraggio. Chiedilo a Verdini quanto si è dovuto dar da fare! E al pool dei suoi avvocati, di B. intendo, sempre impegnati non a cercare di riformulare la legislazione in modo da renderla più adeguata e risoluta verso problematiche ordinarie e reiterate, ma solo per risolvere i cavolacci del presidente. Non ultima, la legge che si è tentata di far passare per salvare patrimoni e figli preferiti, sempre suoi, mentre dell’Italia si stavano già avvertendo i più sonori scricchiolii.
Poi, se mi consenti, provo disgusto nel vedere quanti soldi buttati solo nell’idea di un progetto del ponte sullo stretto e per la battaglia in val di Susa, mentre ci sono progetti dormienti da decenni e finalizzati a salvare quelle zone in cui le alluvioni che le hanno distrutte, causando anche troppe vittime, erano storie già scritte e sotto gli occhi di tutti. Ma qui si aprono fronti di valutazione molto più ampia, per cui forse è meglio rimanere confinati a quello che, da solo, il nostro presidente ha fatto.
Forse Monti non sarà la scelta più giusta, ma non andare a guardare come reagiscono i mercati o lo spread a certe notizie; o, perlomeno, non guardare solo quello. Guarda, piuttosto, che il popolo esulta, che il coro è unanime nel gridare “Finalmente, levati dai cojxxx!”. E’ vero, non lo stiamo dicendo attraverso un voto, ma è pur sempre un modo attraverso cui il “popolo sovrano” si sta esprimendo. E lo sta facendo in un modo talmente chiaro..
Personalmente penso che Berlusconi non dovesse neanche ricandidarsi, per motivi di età . Ma aldilà del livore che puoi provare per lui non credo che tu debba lasciarti fuorviare da considerazioni non dimostrabili. In Italia i governi non si fanno con i sondaggi o con le sensazioni di popolo, altrimenti i premier sarebbero indicati dalla Doxa. E ci sarebbe il caos ogni settimana. Attenendoci ai fatti, per i motivi elencati nell’ articolo, ritengo che se la politica e la sovranità nazionale debbano essere asservite alle esigenze della finanza allora è il caso di gettare la costituzione e di eliminare questo inutile e costoso parlamento. Sarà una ristretta cerchia segreta di eminenze grigie a decidere delle nostre vite.
Il problema e’ questo. Io penso che l’attacco all’ Italia è basato su motivi speculativi non per il bunga bunga. Quest’ ultimo è lo specchietto per le allodole.
Vignette, film ed amazzoni libiche non incidono sullo spread. Ora, con Mario Monti, ci sarà un temporaneo allentamento della morsa. Poi i lupi torneranno all’ attacco e finiranno di spolpare l’ osso.
Per finire, le lagnanze degli statali sulla mancanza di benzina o di carta igienica nelle scuole sono legittime ma stonano di fronte ai milioni di lavoratori privati che hanno perso il lavoro e non hanno più un reddito. Poi ci sono le migliaia di imprenditori che vantano da mesi crediti consistenti nei confronti dello stato e prima dell’ incasso arrivano al fallimento. Conserva lo sdegno per quando anche agli statali non saranno più pagati gli stipendi.
Francamente, vista la situazione in cui versa gran parte del popolo italiano è facile imputare la colpa del tutto a chi, come Berlusconi, vuoi per spacconeria o ottimismo, si è sempre detto in grado di risolvere i problemi così come ha fatto nelle sue aziende. Ma mi chiedo: come può un solo unico uomo con le sue faccende private, vere o presunte, aver causato il crollo della borsa Italiana, il rialzo del tasso di interesse dei btp, il fallimento di molte aziende italiane, che oramai se possono delocalizzano in Cina, l’invasione dei nostri mercati di prodotti cinesi a basso costo e scarsa qualità , il buco di bilancio nella sanità pubblica e tante altre cose che non stò qui ad elencare ma che sono ben note a tutti? Berlusconi è solo il Presidente del Consiglio che in Italia conta quanto il due di briscola. Il Presidente del Consiglio, che sia Berlusconi o chiunque altro, è circondato da 630 deputati e 315 senatori (per ogni legislatura) a mio parere tutti colpevoli di aver provocato lo stallo della politica italiana, e se così non è cosa ci stanno a fare? Mentre costoro sono impegnati in beghe di palazzo e discorsi di partigianeria, in cui ci hanno trascinato, altrove decidono dei destini dell’Italia, calpestano la nostra costituzione e lasciano che sia Sarkozy ad annunciare al mondo il nuovo presidente del Consiglio, italiano prima ancora che il nostro Presidente della Repubblica abbia aperto le consultazioni.
E’ vero che oramai il nostro “Bel Paese†non è più in grado di offrire degli ottimi servizi al pubblico, e parlo da pubblico dipendente, ma ciò non toglie debba essere il popolo a decidere chi lo deve governare o mandare a morire.
Per quanto riguarda il “giullare al palazzoâ€, ciò che ho trovato fuori luogo non sono tanto le sue parole, che erano prevedibilissime visto che gli insulti all’Italia e a Berlusconi sono il cavallo di battaglia di Benigni, ma che lui fosse al centro del Parlamento Europeo e che i Parlamentari anziché lavorare per l’Europa, in questo difficile frangente storico- economico, stessero lì a compiacersi del fallimento della Grecia e della difficile situazione Italiana, indice del fatto che l’Europa non è affatto unita.
Decisamente, mi sono lasciata prendere la mano da certe opinioni che ho di lui e ho tralasciato di essere più incisiva rispetto a quello che avrei voluto veramente dire.
La tua disanima sulle questioni europee (anche io sono dell’idea che ce ne saremmo dovuti tenere fuori, così come hanno fatto Paesi ben più lungimiranti e che oggi, almeno un tantino, campano meglio di noi) è puntuale ed esaustiva, nonché perfettamente condivisibile.
Tra tutti, il fatto che nell’allontanamento del ns amatissimo presidente dalla sua poltroncina (cosa che, cmq, finchè non vedo, non credo!) abbiano influito poteri, dinamiche e strategie esterne al Paese. Sì, tutto vero, ma quel che ci tenevo a sottolineare è che, comunque, all’interno del Paese, non è dispiaciuto a molti che si levasse dalle scatole! E’ anche apprezzabile tutto ciò che dici sui Tremonti bond e qualche altra iniziativa senza la quale, probabilmente, saremmo stati un pò più a chiappe per aria, ma poi ha fatto anche altro. Di decisamente moooooolto peggio.
Nel senso: se fosse stato rispettaibile, serio, realmente proiettato nella risoluzione (o almeno in un pallido tentativo) dei problemi del Paese, se avesse riscosso la stima dei suoi elettori, ancora a distanza di due anni, forse sarebbe stato difficile per quei poteri europei riuscire a detronizzarlo con tanto di standing ovation da parte di una stragrande fetta di nostri connazionali. Forse, quella fine l’avrebbe fatta comunque, ma una eventuale scelta (o imposizione) in tal senso avrebbe suscitato lo sdegno di più di qualcuno, invece siamo tutti daccordo che l’unica cosa saggia che potesse fare era levarsi dai cabbasisi!
Te lo dico meglio: è vero che la spinta è arrivata da fuori, ma moltissime erano le voci, soprattutto sociali ed economiche (che poi sono quelle che davvero restituiscono lo stato dell’arte del Paese), che si erano levate in coro contro il disfattismo a cui, con coscienza e volontà , ci stava gettando.
In tutto questo, io, personalmente, sento di dover anche annoverare il degrado della moralità , che in un Paese civile non è cosa da poco; e guarda che anche lì il fondo l’abbiamo toccato, eh!.. Pensa solo che a tuo figlio, un domani, tra le tante cose dovrai anche spiegare cosa sia il “bunga-bungaâ€, che fino a ieri non esisteva ed ormai è entrato a pieno titolo nel dizionario della lingua italiana. Bello schifo.
Quindi, sì.. hai ragione su tutto, hai ragione sull’Europa e su tutte le dinamiche sottese, ma se mi dici che è solo da lì che arriva la spinta a levarci sto ..lasciamo perdere.. dalle scatole, vuol dire che non sei disposto a guardare realmente quanto stessimo già da un pezzo (quasi) tutti sperando che accadesse, ma che eravamo anche ben consapevoli del fatto che da solo non lo avrebbe fatto mai!
Cara Lucia, ti chiedi come abbia fatto uno solo a determinare il crollo della situazione italiana? E poi ti chiedi anche come sia possibile che il cambio del presidente del consiglio italiano venga annunciato al mondo dal presidente francese? La risposta è sulla stessa faccia della medaglia; manco devi prenderti la briga di girarla!
Lui non è uno solo. E lui non è uno come me e te. E’ uno che, di tutti i parlamentari che ha attorno (e non solo di loro) conosce valore in soldi e punto debole, e andandoci a premere sopra al momento giusto, è riuscito a farli zompettare come marionette nel suo bel teatrino.
Se tu sgarri qualcosa, cara Lucia, non dico che vai in galera, ma almeno hai l’obbligo di “patire” la giustizia. Lui è riuscito a eludere anche questo. Come poteva pensare di proteggerti dall’invasione cinese e da altre problematiche importanti se era preso dal risolvere le sue consistenti beghe giudiziarie? Perchè.. se dovesse finire nelle mani dei giudici, io non so se alla fine meriterebbe condanne pari a chi ha rubato due caramelle dal droghiere, eh?! Ma su questo, aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Semmai potrà farlo!
L’altra pittata che sta sulla stessa faccia della stessa medaglia è la predita di credibilità e di rispetto verso tutto il resto del mondo; il risolino tra la Merkel e Sarko, le ingerenze, anche le più inopportune, che questi signori si sono potuti concedere negli affari del nostro Paese, sono state rese possibili proprio dal modo in cui noi stessi abbiamo saputo restituire al mondo un’immagine assolutamente beffarda, insulsa e degradata. E così, come oggi, non era mai successo; neppure quando ci governava una mortadella, che forse faceva ridere, ma non ci ha mai lasciati deridere. E in questo rapporto sottile che sta la differenza. Ti abbraccio, cara, a presto!