Lo sdoppiamento di personalità di una ragazza mentre chatta. Ma anche le vicende parallele di un adolescente che sul web si allontana dalla realtà e di un anziano che, invece, riallaccia i rapporti con il mondo esterno. E poi internet come strumento per trovare lavoro e difendere l’ambiente o salvare vite umane, fino ai pericoli della sovraesposizione in Rete. Sono questi i temi toccati da cinque video realizzati da studenti delle Superiori del Lazio proiettati questa mattina alla Pisana, in occasione delle celebrazioni per la Giornata mondale dell’Infanzia. Le opportunità , i rischi e le minacce della ‘Rete’ sono stati, infatti, al centro di ‘Internet: parlano i giovani’, l’iniziativa organizzata dal Consiglio regionale del Lazio e dal Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza, in collaborazione con l’Unicef, per celebrare il XXII anniversario della sottoscrizione della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia.
Per l’occasione 250 studenti delle scuole superiori hanno pacificamente ‘invaso’ la Sala Mechelli della Pisana: ad accoglierli il presidente del Consiglio Mario Abbruzzese ed il Garante Francesco Alvaro. Cinque ragazzi – provenienti da scuole di Ceccano, Anzio, Vetralla, Rieti e Aprilia (vedi scheda) – sono stati scelti per proporre suggerimenti sulle possibilità offerte da Internet e sui pericoli del Web. Suggerimenti presentati attraverso cinque clip video realizzate dalle scuole e commentate da madrine e padrini d’eccezione: i consiglieri segretari Isabella Rauti e Claudio Bucci e i presidenti delle commissioni consiliari Scuola, Lavoro e Sviluppo economico, rispettivamente, Olimpia Tarzia, Maurizio Perazzolo e Giancarlo Miele.
“Occasioni come queste sono importanti per sensibilizzare le coscienze – ha detto Abbruzzese – e per ricordare alle Istituzioni quanto sia necessario essere presenti attivamente sui temi rilevanti che riguardano la futura generazione. Dobbiamo prendere atto che Internet fa ormai parte della nostra vita e di quella dei nostri ragazzi e che è diventato uno strumento da cui non possiamo prescindere: con Internet è nato un nuovo modo di apprendere e pensare, di stabilire relazioni e condividere conoscenze, ma la Rete comporta anche una maggiore attenzione e una presa di coscienza rispetto ai possibili rischiâ€. “Questa giornata rappresenta un’esperienza all’insegna della prossimità delle Istituzioni alla società ed in particolare ai ragazzi, che sono i veri protagonisti – ha aggiunto Alvaro, Garante dell’Infanzia del Lazio – Da sempre siamo convinti della necessità di ascoltare i giovani e con l’Unicef stiamo cercando modalità di interazione di tipo non tradizionale: spero che quest’esperienza possa servire proprio ad incrementare nel tempo questo processo di dialogoâ€. “Questo incontro va nella direzione giusta – ha commentato il presidente del Comitato Regionale Unicef per il Lazio, Alfonso De Biasio – perché manifesta la volontà dell’Istituzione regionale di mettere ai primi posti dell’impegno politico le problematiche legate all’infanzia e all’adolescenzaâ€.
Un saluto alle scuole presenti è stato portato anche dal vicepresidente del Consiglio Raffaele D’Ambrosio e dall’assessore regionale all’Istruzione Gabriella Sentinelli. “Noi adulti dovremmo ascoltarvi di più†ha detto d’Ambrosio, rivolgendo alla giovane platea la proposta di siglare un ‘patto simbolico’ con l’istituzione regionale e lanciando l’idea di realizzare, assieme al Garante, una legge quadro regionale sui diritti dell’infanzia. Sentinelli ha ricordato, poi, che in base ad un accordo con il Ministero dell’Istruzione è stato avviato un processo che porterà in 320 scuole del Lazio lavagne interattive multimediali (LIM) e, successivamente, consentirà di creare ‘classi 2.0’ (un computer per alunno) e ‘scuole 2.0â€.
Il dibattito si è arricchito anche dei contributi di Paolo Lima – che ha raccontato l’esperienza della rivista brasiliana Viraçao, completamente realizzata con idee e contributi di adolescenti – e di Mauro Evangelisti, giornalista de Il Messaggero e autore del libro ‘Chiedimi l’amicizia’, nel quale si approfondisce il tema dei social network come strumenti per mantenere rapporti di amicizia e fare nuove conoscenze. Per spiegare quali sono i rischi maggiori che i ragazzi incontrano navigando in Internet è, poi, intervenuta la psicologa del Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia online della Polizia Postale Patrizia Torretta. Torretta ha invitato i ragazzi a segnalare siti pedopornografici, ha ricordato che le immagini condivise rimangono per sempre in rete ed ha invitato i ragazzi a ‘postare’ il meno possibile le foto, a non dare indicazioni troppo dettagliate sui propri profili e ad avvisare sempre genitori e amici quando incontrano nella vita reale qualcuno che si è conosciuto su Internet.
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Scheda: i video e i commenti
Nei mesi scorsi, su sollecitazione del Garante e dell’Unicef, ciascuna scuola ha realizzato un video (durata massima 5 minuti) con il quale sono stati approfonditi, in particolare, alcuni aspetti legati alla navigazione sul Web.
Nel video ‘Langue il sangue: donalo!†gli alunni del Liceo scientifico e linguistico di via Fabrateria Vetus di Ceccano (Frosinone) hanno mostrato i vantaggi di Internet e dei social network nella diffusione veloce di notizie e informazioni (in questo caso relative alla donazione del sangue): “possono essere un valido mezzo per salvare vite, chiedendo aiuto e postando dei veri S.O.S. in bachecaâ€. “Internet rappresenta una grande opportunità – ha sottolineato il consigliere segretario Claudio Bucci – e noi dobbiamo abituarci ad utilizzarlo in maniera positiva. La proposta di questi ragazzi potrebbe essere esportata in tante altre occasioniâ€.
Il tema dello sdoppiamento della personalità è stato, invece, al centro del filmato realizzato dal Liceo classico “Chris C. College†di Anzio (Roma), che ha per protagonista una ragazza che in chat mente sul proprio aspetto fisico, inseguendo un comune stereotipo di bellezza proposto dalla società . “La comunicazione digitale è un mondo di opportunità da usare, ma da governare consapevoli dei rischi – ha detto il consigliere segretario Isabella Rauti – Devono saperlo i giovani, che sono ‘nativi digitali’, ma anche noi adulti, ‘migranti digitali’, che non dobbiamo lasciare soli nella rete i nostri figli, per aiutarli a difendersi dai rischi del cyber-bullismo, della pedopornografia, dell’adescamento. Lo sdoppiamento della personalità è uno dei rischi dell’utilizzo di Internet, insieme a quello di preferire il virtuale al reale, negando la propria identità e personalità , perdendo la percezione di sé e minacciando l’autostima. Non dobbiamo mai criminalizzare la rete, ma promuoverne un uso positivo insieme ad un impegno maggiore delle istituzioni nella tutela dei minoriâ€.
L’Istituto superiore ‘Canonica’ di Vetralla (Viterbo), poi, ha collegato l’argomento della tutela dell’ambiente con quello della ricerca di occupazione: a volte si accettano condizioni di lavoro immorali, ma il web può aiutare a fare scelte positive. “Il video contiene un messaggio importante: la rete può essere utilizzata non solo per trovare lavoro, ma pure per avviare un’impresa, in questo caso anche salvaguardando l’ambienteâ€, ha affermato Tarzia. La presidente della commissione Scuola ha poi annunciato l’avvio di un’iniziativa che consentirà a tante mamme di partecipare ad un corso di alfabetizzazione informatica per acquisire strumenti minimi per conoscere il linguaggio web e dialogare con i propri figli.
Un monito sui rischi della navigazione online è arrivato dalle slide e dai fumetti realizzati dell’Istituto superiore “L. di Savoia†di Rieti: in evidenza, oltre al pericolo di stalking anche il rischio di contagio di virus “quando non si è prudentiâ€. Il presidente della commissione Lavoro e Politiche sociali Perazzolo ha invitato i ragazzi ad puntare su se stessi: “Più investirete sull’istruzione, sulla formazione e sul rispetto delle regole e maggiori opportunità avrete in futuroâ€.
Nel cortometraggio dell’Istituto superiore ‘C. e N. Rosselli’ di Aprilia (Latina), infine, il tema del rapporto tra Internet e la solitudine è stato affrontato attraverso la storia di un ragazzo adolescente che utilizzando il web si allontana dalla vita reale e quella di un anziano che, al contrario, grazie alla Rete ricostruisce una comunicazione con il mondo esterno. “Le istituzioni – ha commentato Miele, presidente della commissione Sviluppo economico e Turismo – dimostrano oggi di aver compreso l’esigenza di essere al passo con i tempi e di cogliere gli stimoli che provengono dalla società . Dobbiamo riuscire a diffondere iniziative come queste in tutte le scuole della regione: bisogna andare oltre la didattica e dedicare tempo anche a parlare del rapporto con il web, visto il ruolo che la Rete riveste nella vita dei ragazziâ€.