Oggi la ‘ III Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson’
26 Novembre 2011Oggi, 26 novembre, si celebra in tutta Italia la Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson – promossa da LIMPE (Lega Italiana per la lotta contro la Malattia di Parkinson, le Sindromi Extrapiramidali e le Demenze) e da DISMOV-SIN (Associazione Italiana Disordini del Movimento e Malattia di Parkinson) da anni impegnate sulla patologia. La Giornata – celebrata in tutta Italia anche nel 2010 – è nata per combattere la scarsa informazione, sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce, sui progressi della Ricerca, ma anche sulla qualità di vita dei pazienti. Si stima che in Italia siano circa 150.000 i soggetti affetti da Parkinson e altri 50.000 i pazienti con un parkinsonismo; nella maggior parte dei casi la malattia si manifesta attorno ai 60 anni, ma in un 10 per cento di persone i sintomi compaiono prima dei 40 anni. La Giornata vuole essere un aiuto per i pazienti ed i familiari che devono vivere il quotidiano, sapendo di poter contare sui migliori specialisti e sulla Ricerca l’arma vincente per questa malattia. Durante la Giornata, molte strutture sanitarie della penisola saranno aperte per offrire informazioni sulla Malattia di Parkinson. Per conoscere le strutture aperte e le iniziative organizzate si può visitare il sito www.giornataparkinson.it o chiamare il Numero Verde 800 14 96 26. Testimonial d’eccezione per questa terza edizione il tenore Andrea Bocelli. “La Giornata ha il grande valore di sensibilizzare e informare su una patologia così delicata. Le cure attuali riducono i sintomi motori – non sempre riconoscibili – anche se non arrestano la malattia – ha dichiarato il Prof. Paolo Barone, Presidente DISMOV-SIN – negli ultimi dieci anni sono stati fatti passi da gigante e oggi la malattia è tenuta sotto controllo molto meglio rispetto al passatoâ€. L’obiettivo di molti studi negli ultimi 20 anni è modificare il decorso della malattia – rallentandone l’evoluzione. Una delle nuove frontiere della medicina è lo sviluppo di farmaci che hanno lo stesso effetto neuroprotettivo di alcune sostanze esistenti in natura – come il tabacco o il caffè – che inibiscono gli enzimi che danneggiano i neuroni. Sulla base di un’indagine presentata recentemente dal CENSIS, la terapia farmacologica dà grandissimi benefici nel controllo dei sintomi, specie nei primi anni, ma richiede continui aggiustamenti e ricalibrazioni perché da un lato la malattia progredisce e dall’altro gli effetti collaterali dei farmaci possono arrivare ad essere invalidanti quanto i sintomi della malattia stessa.