Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
L’agenzia nucleare dell’ONU ha comunicato che la Repubblica Ceca, ha segnalato di avere rilevato bassi livelli di radioattività nell’aria.
L’AIEA crede che, gli attuali livelli delle tracce di iodio 131 che sono state misurate, sono tali da mettere in pericolo la salute pubblica e non sono causati dall’incidente nucleare di Fukushima Daiichi in Giappone.
Nel comunicato ha sottolineato che lo iodio 131 era un radioisotopo di breve durata con una probabilità di decadimento radioattivo di circa otto giorni.
L’autorità di sicurezza nucleare ceca, ha informato che era stato rilevato, sin dalla fine di ottobre, lo iodio radioattivo-131 da un certo numero di stazioni che effettuano il monitoraggio, dandone informazione all’AIEA perchè indagasse sull’identità della fonte.
La Dr. Dana Drabova, responsabile dell’agenzia della Sicurezza nucleare della Repubblica Ceca, ha comunicato che, molto probabilmente, lo iodio potrebbe essere fuoriuscito durante la produzione dei radiofarmaci.
Ha aggiunto che quasi certamente che, la fonte di rilascio di materiale radioattivo, è all’estero ma certamente non proviene da una centrale nucleare,.
Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” potrebbe non trattarsi di una coincidenza dato che nei giorni e settimane dopo l’incidente del Giappone, in Islanda e in altre parti d’Europa, così come negli Stati Uniti. sono state rilevate minuscole quantità di iodio-131 rilasciato dalla centrale nucleare di Fukushima.
Contestualmente l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) da subito, ha innalzato la gravità dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima. Dal quarto al quinto livello della scala Ines. Che cosa significa? Questo vuol dire che c’è stato un rilascio di materiale radioattivo tale da mettere in pericolo la salute pubblica, un pesante danneggiamento del nocciolo del reattore della centrale.Le conseguenze dell’incidente si fanno quindi da locali a più ampie. E’ utile che l’Unione Europea faccia conoscere all’opinione pubblica se l’evento di Fukushima possa avere avuto ripercussioni sul territorio europeo e quindi anche su quello italiano.