Ranaldi e Carlino: “Tardiva la comunicazione della Regione Lazio sull’anticipazione inopinata dei termini d’appalto per realizzazione parchi tematici”
8 Novembre 2011Non si è mancato ieri, nel corso dell’incontro tra Sindaco, assessori e capigruppo di maggioranza – in cui si è fatto il punto dell’attuale situazione politico-amministrativa – di affrontare la questione dei finanziamenti per i “parchi tematiciâ€, alla luce del contenuto della nota trasmessa a mezzo fax dalla regione Lazio in data 2 novembre u.s.
Sul punto i capigruppo Francesco Carlino e Gino Ranaldi anche in relazione all’affondo a mezzo stampa del consigliere di minoranza Carmelo Palombo fanno alcune precisazioni
“Premettiamo – esordiscono i due – che per scelta abbiamo sempre evitato il botta e risposta sui giornali con gli esponenti della minoranza, perché consapevoli che ognuno ha il suo ruolo e che quindi la destra all’opposizione non può far altro che apparire criticamente sui mass-media.
Questa volta però, la replica si rende necessaria, posto che il consigliere Palombo ha evitato accuratamente di sottolineare alcuni passaggi fondamentali della questione.
Il riferimento è allo sgambetto operato dalla Regione Lazio, che evidentemente non tenendo nella giusta considerazione gli autorevoli esponenti locali al governo dell’ente, ha inopinatamente anticipato i termini di perenzione amministrativa, ovvero nella fattispecie i tempi di appalto per la realizzazione dei parchi tematici al 31 dicembre 2011, dopo che nello scorso mese di giugno (e non un secolo fa) aveva concesso una proroga (del finanziamento a favore del Comune assunto nell’esercizio finanziario 2009) sino al 30 giugno 2012.
Senza entrare nel merito della scarna comunicazione della Regione Lazio trasmessa al Comune solo il 2 novembre scorso a mezzo fax, non appare inutile sottolineare che la giunta aveva già ampiamente previsto tutti i passaggi necessari al perfezionamento del finanziamento (progetti esecutivi con le relative necessarie autorizzazioni; pubblicazione del bando; contratto con l’impresa aggiudicataria), laddove la proroga al 30 giugno 2012 non fosse divenuta inefficace in virtù di una legge regionale evidentemente attenta solo a rendere indisponibili somme precedentemente impegnate.
Ad ogni buon conto, assessori e tecnici già stanno lottando contro il tempo per rimediare alla ‘stretta regionale’ ed è certo che nulla sarà lasciato al caso per rimediare all’ennesimo colpo basso di un ente (la Regione) pronta a tutto pur di non mantenere gli impegni assunti con le amministrazioni locali.â€