A Gissi, I carabinieri della locale Stazione, unitamente ai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto, assistiti da un’unità cinofila del Comando Legione Carabinieri di Chieti, ieri pomeriggio, hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Cozzolino Lorenzo, 41enne, originario di Cercola (NA) e la moglie Belsole Italia, 37enne, originaria di San Giorgio a Cremano (NA), ma da tempo residenti a Gissi.
Da un po’ di tempo, i carabinieri, dopo aver notato alcuni movimenti sospetti intorno all’edificio ove è ubicata l’abitazione dei coniugi Cozzolino, avevano intensificato i controlli e, attraverso i militari del Nucleo Operativo, avevano attivato mirati servizi di osservazione, eseguite con le modalità più disparate.
Durante tale attività era stata notata in paese la presenza di alcuni soggetti di Vasto e di altri centri dell’ Alto Vastese gravati da precedenti penali per reati connessi all’uso e allo spaccio di droga.
Durante uno di questi controlli, infatti, il 16 nov. scorso, veniva fermato ed arrestato B. A., operaio e noto pregiudicato di San Salvo, subito dopo essere uscito dall’abitazione dei predetti coniugi, in quanto a seguito di perquisizione personale, i carabinieri rinvenivano 250 gr. circa di eroina.
I militari, inoltre, durante uno dei tanti servizi di osservazione, notavano la Belsole soffermarsi nei pressi di un’aiuola condominiale solcando il terreno come se dovesse sotterrare qualcosa.
Pertanto, avendo avuto certezza che l’attività di spaccio veniva svolta presso l’edificio tenuto sotto osservazione, gli investigatori si portavano, previa autorizzazione della competente A.G., presso l’abitazione in questione, ove procedevano a perquisizione. Nel pomeriggio di ieri, infine, assistiti anche da una unità cinofila, i carabinieri entravano nell’edificio in questione. Proprio Omex, un pastore tedesco esperto nella ricerca di sostanze stupefacenti, dopo aver segnalato una borsa, portava gli investigatori al rinvenimento di 2,5 Kg circa di eroina, suddivisa in panetti ed occultata in vari posti dell’abitazione. Alcuni panetti erano sotterrati proprio nell’aiuola dove era stata notata la Belsole.
Oltre alla sostanza stupefacente, venivano rinvenuti due bilancini di precisione, materiale vario normalmente utilizzato per il confezionamento della droga, una piccola pressa artigianale, creata ad hoc a tal fine, una macchina per il confezionamento sottovuoto per avvolgere i panetti, la somma contante di 2.500 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio, e diciotto proiettili cal. 38 illegalmente detenuti.
Cozzolino Lorenzo (il quale si trovava sottoposto al regime degli arresti domiciliari) e la moglie, dopo le formalità burocratiche, venivano associati rispettivamente presso la Casa Circondariale di Vasto e presso il Carcere femminile di Chieti.
Questi arresti hanno sicuramente inferto un duro colpo all’attività di traffico e spaccio di sostanza stupefacente nell’hinterland vastese.