Stritolavano le loro vittime e le privavano di soldi e di identità . Usurai e truffatori in manette
28 Novembre 2011Usura e associazione a delinquere finalizzata alla truffa; questa l’ipotesi di reato avanzata dalla procura diu Lanciano che ha portato in galera, questa mattina, Felice Di Fazio 52 anni e Alfredo Toro, 58 anni, entrambi di Lanciano. Una indagine iniziata a primavera e innescata dalla denuncia di una vittima, ha permesso di levare il coperchio su un sistema malavitoso capace di stritolare le loro vittime fino a succhiare loro oltre ai soldi, anche l’identità . Sono tre i casi di usurati accertati dalla procura di lanciano che ha diretto le indagini realizzate dagli agenti del commissariato e dagli agenti della sezione di Pg. Con tassi di interesse che si aggiravano intorno al 300% annuo, per somme variabili dai 3mila fino a 15mila euro, gli imprenditori rimanevano intrappolati in un meccanismo senza uscita. Alla fine dovevano cedere la loro attività e, peggio, dovevano intestarsi altre attività sottratte con lo stesso sistema. A quel punto, iniziava l’operazione truffa. Sotto il nome delle aziende sottratte, in particolar modo la Natale Autotrasporti di Fara San Martino, venivano fatti grossi ordini di merce a società di mezza Italia. In un piazzale a Cipollaro di Casoli, veniva ammassato tutto il bottino di cui la procura è riuscita a calcolarne solo una minima parte contando un valore di 350 mila euro. Grosse quantità di carburante, carrelli elevatori, gruppi elettrogeni, prendevano così la strada del mercato nero mentre i fornitori rimanevano assegni post datati rigorosamente scoperti. Altre 15 persone, inoltre, sono state denunciate a vario titolo per aver favorito i due indagati. In una conferenza stampa, questa mattina, il procuratore capo Francesco Menditto, il suo sostituto Rosaria Vecchi e il vice questore Katia Basilico, hanno delineato contorni della vicenda per diffondere la notizia affinchè altre vittime dei due presunti usurai e truffatori possano denunciarne i soprusi.