Un potenziale acquirente di una moto cerca su internet l’offerta più conveniente e, navigando tra i siti dedicati, trova l’annuncio di una BMW 1200 R ad un prezzo decisamente vantaggioso. Attratto dall’offerta, decide di contattare l’inserzionista per prendere un appuntamento, al fine di visionare il mezzo per accertarne lo stato d’uso.
Il compratore, accompagnato da un conoscente, incontra il venditore nei pressi di un distributore di benzina di Castel Volturno (CE), dove questi inizia subito a mostrare la moto, descrivendola come priva di difetti ed in ottime condizioni di utilizzo, aggiungendo che il motivo della cessione ad un prezzo inferiore a quello di mercato era dovuto alla necessità di un immediato realizzo di contanti per le difficili condizioni economiche in cui versava.
Peccato per il venditore che i potenziali acquirenti fossero finanzieri appartenenti alla Compagnia di Mondragone che, pur liberi dal servizio, con esperienza notavano l’assenza, sulla targa, dei particolari olografici e visivi tipici delle targhe ufficiali rilasciate dalla Motorizzazione Civile. Qualificandosi, ponevano immediatamente sotto sequestro la moto chiedendo contestualmente al sedicente proprietario dettagli sulla provenienza della stessa.
I successivi approfondimenti eseguiti per verificare la regolarità del motociclo consentivano di appurare che il soggetto aveva denunciato una rapina nel 2008, probabilmente falsa, considerate le particolari condizioni favorevoli di leasing di cui godeva. Infatti, in caso di furto del mezzo entro il primo anno dall’acquisto, le norme contrattuali prevedevano il rimborso dell’intero importo della somma pagata oppure la sostituzione del motoveicolo con uno nuovo dello stesso tipo e marca.
I militari della Guardia di Finanza hanno accertato che il proprietario della moto per la quale era stato denunciato il furto simulato ha ricevuto dall’assicurazione il rimborso di 13.500 euro, utilizzato per comprare un altro identico motociclo che è stato successivamente venduto.
Lo stesso, inoltre, per trarre un ulteriore vantaggio economico , ha deciso di “nascondere†per un po’ di tempo il mezzo che aveva formalmente fatto risultare rubato, per poi metterlo in vendita, cercando di truffare qualche persona attratta dal prezzo favorevole.
Le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro il motoveicolo e denunciato il responsabile, G. G. di anni 46 originario del napoletano, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, per truffa alla società assicurativa e ricettazione.