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Appello di Aidaa a sindaci e prefetti: vietate i botti di capodanno

Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
L’associazione italiana difesa animali ed ambiente lancia un appello a sindaci e prefetti perché in queste ore emettano ordinanze che vietino l’uso del botti di capodanno nella notte di San Silvestro, ma soprattutto che i comuni che abbiamo emesso in questi giorni ordinanze parziali o totali di divieto di botti nella notte di San Silvestro si organizzino per fare in modo che queste ordinanze vengano rispettate effettivamente attraverso il controllo del territorio affidato alla polizia locale ed alle forze dell’ordine. Ogni anno sono cinquemila gli animali che muoiono a causa dei botti di capodanno e migliaia quelli che fuggono rischiando di non ritrovare più la via di casa. Ma al problema degli animali si sovrappone, anzi si antepone il problema di milioni di persone anziane, o sofferenti di patologie cardiopatiche. Per loro l’esplosione dei botti di capodanno rappresenta una vera e propria situazione di disagio e di paura dalla quale non sempre riescono a difendersi. Va infine ricordato che ogni anno il primo di gennaio si fa una vera e propria conta di morti e feriti a causa dei botti di capodanno con risultati da notte di guerra. Questi argomenti sono da soli sufficienti a stabilire che la questione dei botti di capodanno è di fatto un’emergenza di ordine pubblico, prima ancora che una questione di sensibilità, da qui l’appello dell’Associazione AIDAA a sindaci e prefetti a emettere entro la giornata di sabato ordinanze con le quali si impone il divieto di questi botti proprio per una questione di pubblica sicurezza. Al momento sono più di ottocento i comuni che hanno emesso ordinanze restrittive relative all’uso dei botti di capodanno, di questi 300 hanno emesso ordinanze di divieto totale dell’uso di botti e petardi con sanzioni che vanno dai 25 ai 500 euro.

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