Dal PRC/FDS Cassino riceviamo e pubblichiamo:
Ci accingiamo a chiudere un anno quello del 2011 che è stato disastroso soprattutto per le classi meno abbienti. La tecnocrazia e la finanza speculativa in sostituzione della politica ha fatto il resto anche per la classe media. Il governo Monti non ha compiuto un operazione di risanamento ma un operazione di macelleria sociale colpendo pensioni e stato sociale, ha aumentato l’IVA, ha introdotto l’IMU, insomma tutto a carico della classe lavoratrice e dei pensionati. Inoltre, Monti ha volutamente spostato l’attenzione sull’art 18 proprio per affermare il pensiero unico del liberismo e delle regole imposte dalla BCE e dall’asse franco-tedesco, chiudendo quotidiani importanti come il nostro: LIBERAZIONE che ha accompagnato 20 anni di storia del PRC.
In questo clima di austerità dove i grandi patrimoni non fanno parte dei sacrifici richiesti, l’amministrazione di centro-destra della regione Lazio ha approvato l’aumento indiscriminato dei vitalizi e l’estensione degli stessi agli assessori di nomina esterna. Uno sfregio materiale e morale che non ha eguali. Pensare che tali provvedimenti sono stati votati anche dall’UDC che siede sia in maggioranza con la Polverini che nell’amministrazione Petrarcone. Non è possibile per noi concepire un’operazione di tale natura senza che venga dato conto a chi insieme a noi sta governando la città di Cassino.
Quando Petrarcone decise le alleanze “post-primo turno†con la conseguente, ingenerosa e scorretta, mancata “investitura politica†al nostro partito, lo stesso giustificò il fatto che sarebbe stato più conveniente preferire a noi un “canale regionale†come UDC (senza dimenticare Mario Abbruzzese) per poter meglio favorire finanziamenti per la città . Risultato di questo primo scorcio ammnistrativo regionale: tagli al welfare, controriforme nel sistema sanitario e sociale, soppressione del finanziamento al reddito minimo e per quanto riguarda Cassino c’è il rischio di perdere il finanziamento dei parchi tematici. La presenza di questi canali preferenziali, di fatto, sembra quindi non aver prodotto alcun risultato positivo per il nostro territorio.
In questo anno, quello del 2011, registriamo, però, e, per la prima volta nella storia della nostra città , l’elezione nella maggioranza di governo di un consigliere comunista che, oltre ad avere una straordinaria rilevanza politica, apre contemporaneamente la prospettiva di cambiamento e discontinuità con il vecchio modo di fare politica. Ciò però è reso difficile proprio dalla ambiguità di alcuni partiti politici che si collocano contemporaneamente sia nel centro-destra che nel centro-sinistra, anche se oggi il pensiero dominante, dal PD al PDL, è quello di sostenere il governo Monti, contro il quale noi, invece, come partito, avendo aderito al comitato NO DEBITO, proponiamo a tutta la cittadinanza e a tutte le forze politiche e associazioni il NO DEBITO DAY.
Per ciò che riguarda questa prima fase di amministrazione Petrarcone rileviamo che il nostro partito ha svolto prima, durante e dopo la campagna elettorale un ruolo importante nell’azione politica e amministrativa, facendo per es. approvare dal consiglio comunale 3 mozioni che riguardano rispettivamente: GAP (gruppi di acquisto popolare), miglioramento della biblioteca comunale e richiesta di sopralluogo da parte degli organi competenti presso la facoltà di Lettere e Filosofia di via Zamoch per una verifica sulle reali condizioni sanitarie dell’ambiente lavorativo in considerazione di diversi decessi avvenuti tra i dipendenti della facoltà , per sopraggiunte neoplasie. Come pure siamo orgogliosi che la prima commissione presieduta dal nostro consigliere ha licenziato il primo regolamento dell’amministrazione Petrarcone che riguarda l’albo pretorio on-line in conformità con quanto detto in campagna elettorale ed in seguito ratificato nel programma di Bene Comune e cioè il principio di trasparenza degli atti pubblici. Come pure per aver favorito l’avvio della fase di discussione per l’istituzionalizzazione dei comitati di quartiere. Non per questo dobbiamo sottacere che su alcuni atti e alcuni metodi attuati ci sentiamo profondamente in disaccordo politico. Vogliamo rimarcare all’uopo , l’apertura che proviene dal presidente della commissione servizi sociali, Andrea Velardocchia, alle nostre motivate rivendicazioni di maggiore coinvolgimento e partecipazione alle decisioni, stesso appello che abbiamo rivolto direttamente al sindaco Petrarcone per ribadire l’importanza di una preventiva discussione con i partiti di maggioranza. Questo dovrebbe essere il modus operandi del governo Petrarcone che per noi rimane un obiettivo dirimente. Vorremmo ricordare a chi si rifugia in altre organizzazioni, associazioni e ai cittadini tutti che i partiti sono stati, sono e saranno importantissimi per la vita democratica del paese ed anche a Cassino dovremmo far rinascere la stagione dei partiti che insieme agli altri attori del territorio siano in grado di elaborare il progetto politico-amministrativo.
Se avessimo ragionato bene insieme non saremmo arrivati come si è arrivati con l’introduzione dei voucher di cui abbiamo argomentato approfonditamente la nostra contrarietà e siccome ne cogliamo bene solo la loro sperimentazione, chiediamo a tal proposito una attenta verifica proponendo il coinvolgimento da subito anche dei cittadini-utenti che fruiscono di tali strumenti e con una attenta discussione preventiva con le forze politiche di maggioranza e opportunamente orientate dall’Osservatorio sociale del quale se ne richiede l’istituzione.
Mentre Velardocchia apre alle considerazioni politiche avanzate dal nostro partito, l’assessore Di Russo, decide, in deroga anche a quanto previsto dal programma di Bene Comune, di indicare nell’Osservatorio Sociale, la direttrice della Casa Circondariale di Cassino, anziché indicare, come peraltro evidenziato dal nostro partito, i patronati ed i rappresentanti del terzo settore. Un assessore (nominata come tecnico) dovrebbe recepire bene le indicazioni politiche ed invece continua a muoversi autonomamente senza sentire nessun consiglio. Noi non ci stiamo. Bisogna cambiare metodo. Per esempio bisogna prendere posizione sul progetto 7 adulti per i quali chiediamo un incontro urgente con il sindaco Petrarcone per individuare per loro delle soluzioni atte a riprendere il percorso intrapreso ed interrotto coinvolgendo la regione Lazio (vedi i richiami prima menzionati) per chiedere un co-finanziamento adeguato per portare a compimento gli obiettivi prefissati.
Vogliamo inoltre riferire ancora circa la validità della iniziativa che la CGIL Roma e Lazio per una petizione popolare finalizzata alla richiesta del rifinanziamento del reddito minimo garantito (obiettivo 100.000 firme in tutto il Lazio). Altro che Piano della Povertà proposto dalla regione Lazio! (che favorisce solo la Caritas, tanto che è stato presentato oltre che dalla Polverini e dall’assessore Forte anche dal direttore della Caritas Diocesana di Roma, Enrico Feroci. Il nostro partito, invece, ha già presentato emendamenti al Bilancio regionale proprio per rifinanziare uno strumento economico che rappresenta, specie per momenti di crisi come quello attuale, un’ancora di salvezza per le persone più bisognose. La CGIL di Cassino è pronta per la raccolta della firme e nei prossimi giorni verranno pubblicizzate date e luoghi ove è possibile firmare ed il nostro partito è pronto per fissare con la gente che ne ha beneficiato una assemblea pubblica nei prossimi giorni. Daremo informazioni di merito.
Vogliamo inoltre ribadire che la mozione presentata dal consigliere Durante per riversare le entrate previste dalla reintroduzione della TOSAP sui passi carrabili (cifra prevista circa 100.000 €) sui servizi sociali non saranno imputate ai voucher anche perché vorremmo richiamare che secondo l’art. 149 della legge 191 del 2009, secondo cui: â€il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio da parte di un committente pubblico e degli Enti Locali è consentito nel rispetto dei vincoli previsti dalla vigente disciplina in materia del contenimento delle spese di personale e ove previsto dal patto di stabilità internoâ€, di conseguenza, i contratti del tipo in discussione seguono la disciplina per il contenimento delle spese del personale anche se parliamo di lavoro non subordinato. Questo potrebbe causare scompensi nella disciplina dei rapporti di lavoro all’interno del comune in quanto le spese sostenute dai voucher non vanno inserite nel capitolo delle spese sociali ma al contrario, essendo un rapporto di lavoro, devono essere per legge imputate al capitolo di bilancio riguardante le spese del personale. Pertanto il nostro partito non si metterà mai contro i dipendenti comunali che con i voucher si vedranno decurtate risorse imputabili alla base imponibile per chiedere rinnovi contrattuali a partire dal salario accessorio. Anche sulla gestione del personale quindi come il resto delle questioni chiediamo coinvolgimento.
In conclusione, queste nostre analisi di richiesta e partecipazione democratica alla vita amministrativa dovranno essere prese in considerazione. Pertanto chiediamo al sindaco un adeguato riconoscimento politico del nostro partito nelle decisioni amministrative e se non saranno prese in considerazione le nostre legittime rivendicazioni saremo costretti a trarne le dovute conseguenze politiche.