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La Cgil accusa: “La Regione Lazio dà il benservito ai LSU della provincia di Frosinone”

“La CGIL e la CGIL FP di Frosinone, a seguito di una specifica richiesta avanzata all’Assessorato Regionale Formazione e Lavoro, hanno ottenuto con le altre OOSS la convocazione di un tavolo regionale per discutere delle prospettive per i “LSU” della provincia di Frosinone, compreso coloro che sono attualmente in forza alla AUSL di Frosinone con contratto a termine”.
A scriverlo in una nota stampa sono Benedetto Truppa della Cgil Frosinone e Beatrice Moretti della Cgil funzione pubblica.
“L’esito dell’incontro puramente informativo è stato deludente. Il Dr Capriolo Dirigente della Regione ha ribadito quanto, senza accordo o consultazione sindacale, la Regione Lazio ed il Ministero del Lavoro hanno deciso con la Convenzione sottoscritta tra le parti il 22 luglio, dove si è sancito lo svuotamento del bacino dei L.S.U, in pratica la fine del loro precariato, a fronte di un finanziamento di 25.000.000 di euro da parte del Ministero.
Nonostante le ingenti risorse messe in campo complessivamente 50.000.000 di euro, si impone di fatto per i lavoratori socialmente utili interessati di dover scegliere – dopo circa 15 anni di precariato nei diversi Enti utilizzatori – tra:
1) l’uscita “a domanda” con contributo di € 35.000 lordi;
2) la possibilità legata alla disponibilità dell’Ente Utilizzatore di assunzione con contratto di lavoro a termine per la durata di tre anni eventualmente prorogabili a cinque.
Di fatto quindi, a differenza di quello che dice l’Assessore Zezza non vi è alcuna prospettiva di stabilizzazione per la maggioranza dei LSU ma, per bene che vada, solo altri cinque anni di precariato e poi tutti a casa.
La CGIL e la CGIL FP di Frosinone ritengono che lo “svuotamento del bacino LSU” da parte della Regione Lazio sia esclusivamente un’operazione di facciata che non soddisfa le aspettative di questi lavoratori a cui viene riservato un “ben servito” che non meritano assolutamente, dopo aver per 15 anni di precariato prestato la loro opera presso molti Enti sopperendo alle carenza d’organico.
Per quanto concerne poi i LSU della AUSL di Frosinone il Dr. Capriolo ha comunicato che i lavoratori dovrebbero seguire al momento la stessa sorte di tutti gli altri precari della Sanità della Regione Lazio, per cui è in attesa dell’ennesima proroga per dodici mesi, finalizzata alla stabilizzazione.
La CGIL e la CGIL FP di Frosinone – concludono i sindacalisti – ritiene questa dismissione del bacino dei LSU un fatto politicamente e socialmente grave, oltre che discriminante tra gli stessi L.S.U.
Si toglie ai L.SU. dopo 15 anni non solo la speranza di un posto di lavoro ma anche quella misera retribuzione, riteniamo che con il coinvolgimento delle parti sociali si debba trovare una soluzione diversa che possa garantire lavoro e la dignità a questi lavoratori”.

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