Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Ai nervi periferici è devoluta l’importate funzione di trasmettere ai muscoli l’impulso nervoso del cervello. Come è noto essi possono rimanere danneggiati a seguito di malattie degenerative, incidenti e traumi vari, compromettendo la sensibilità se non la funzionalità di alcune parte del corpo (braccia,gambe,ecc), mentre i muscoli si atrofizzano. Riparare e ricostruire quella parte di nervi che per motivi vari risultano danneggiati, rappresenta uno tra i più importanti obiettivi della scienza medica.
Ma c’è una buona notizia: i pazienti affetti da danni ai nervi o paralisi potrebbe presto essere in grado di recuperare una migliore funzionalità , grazie ad una nuova tecnica di stimolazione elettrica sviluppata dai ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC) di Boston, Mass., e gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” segnala che il nuovo metodo di stimolazione elettrica funzionale (SEF) riduce la potenza elettrica del 40 per cento e protegge meglio i nervi circostanti e tessuti dai danni del calore dell’energia direttamente al sito danneggiato.
Pubblicato nella rivista Nature Materials, i risultati rivelano un metodo per stimolare l’attività neuronale in pazienti con danni al sistema nervoso che è superiore alle tradizionali tecnologie FES. Riducendo la quantità di corrente elettrica emessa e concentrandola meglio nelle aree danneggiate, gli scienziati hanno sviluppato con successo un metodo più sicuro ed efficiente per aiutare i pazienti con il nervo danneggiato a riacquistare la funzione con meno effetti collaterali dannosi.
” Secondo Samuel J. Lin, MD, un chirurgo presso BIDMC Divisioni di Chirurgia Plastica e Otorinolaringoiatria, Assistant Professor di Chirurgia presso la Scuola di Medicina di Harvard e co-autore dello studio, questo nuovo dispositivo funziona manipolando la concentrazione di ioni caricati che circonda il nervo”. “Questo potrebbe significare un minor rischio per i nervi circostanti, perché meno corrente elettrica è necessaria per stimolare il nervo interessato.”
Dal momento che i nervi sensoriali e nervi che controllano i movimenti si trovano a stretto contatto, riducendo sia la quantità di corrente elettrica così come la sua diffusione è fondamentale per massimizzare i benefici e riducendo gli effetti collaterali dei trattamenti FES. E dopo aver sperimentato con i vari ioni nel fluido che circonda i nervi, il team di ricerca ha scoperto che rimuovendo il calcio ioni con carica positiva contribuisce a mettere a fuoco la corrente elettrica nelle zone nervose danneggiate, proteggendo le aree sane.
I nervi che controllano i movimenti ed i nervi sensoriali che portano i segnali del dolore sono molto vicini tra loro, con il metodo attuale la terapia FES ha dei limiti. Questa (nuova scoperta) è un passo importante verso la progettazione di un dispositivo per aiutare i pazienti che soffrono di paralisi del nervo e condizioni neurologiche croniche “.