Dall’Ufficio stampa Legambiente Lazio riceviamo e pubblichiamo:
“Sugli aeroporti del Lazio la ricetta è sempre la stessa, speculazione, nessuna valutazione preliminare degli impatti e soldi presi dalle tasche dei cittadini con l’aumento delle tariffe aeroportuali. D’altronde è sconcertante che il piano sia presentato dal gestore che, bontà sua, lo condivide con il regolatore che è l’Enac e con la Regione Lazio che lo deve approvare per larga parte. Si è capovolto il mondo, ora è assodato che sia il privato a determinare l’interesse pubblico –dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, sul piano di sviluppo 2012-2044 di Aeroporti di Roma presentato oggi-. Sugli aeroporti potenziare Fiumicino non significa raddoppiarne il sedime speculando su aree agricole vincolate, così come Ciampino andrebbe almeno fortemente ridimensionato come prevede la zonizzazione acustica approvata per poi essere chiuso e non trasformato in city airport e per il terzo scalo qualcuno dovrebbe spiegare se in questo quadro sia effettivamente necessario e quale sarebbe l’impatto.â€
Tra gli interventi del piano presentato figurano l’irrobustimento delle infrastrutture di Fiumicino Sud, lo sviluppo di Fiumicino Nord, la cosiddetta riqualifica di Ciampino a City Airport e lo sviluppo del nuovo scalo di Viterbo.
“Speriamo che la presentazione del piano apra una vera fase di concertazione gestita con la Regione e le istituzioni locali, che si ascoltino associazioni ambientaliste e comitati che da anni si occupano della questione aeroporti nel Lazio – così commenta Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Le consultazioni non possono includere soltanto gli utenti per il contratto di programma, qualsiasi progetto sugli scali di Ciampino, Fiumicino, Viterbo o Frosinone va discusso e condiviso con i cittadini che vivono quotidianamente le conseguenze dell’inquinamento acustico, le priorità sono molto legate alla tutela dell’ambiente e dei cittadini.â€