Seppur in pieno inverno, la siccità sembra costituire un grosso problema. Le sorgenti che riforniscono di acqua i serbatoi del frentano, sono sottodimensionate di oltre il 20%. “Questo perché – spiega l’ingegner Domenico Di Renzo, Direttore Tecnico della Sasi – da giugno non ci sono state precipitazioni tali da poter rinvigorire le fonti. Per esempio, la sorgente Del Verde di Borrello, quella che alimenta le condutture idriche della città di Lanciano, dei previsti e necessari 1200 litri al secondo, insolitamente ha una portata inferiore ai 900 litri. Ma l’integrazione viene fatta grazie a due pozzi che captano l’acqua in profondità e, grazie a questo sistema, Lanciano e l’hinterland, almeno per il momento, non hanno problemiâ€. Problemi che, però, potrebbero sorgere se non dovessero arrivare le piogge. Sull’altro versante, nella zona di Guardiagrele e Orsogna, la situazione è più complicata. “In quella zona – continua Di Renzo – Una notte ogni due, dobbiamo sospendere l’erogazione per permettere agli invasi di riempirsi e avere una adeguata pressione durante il giornoâ€. Dalle 23 alle sei del mattino, quindi, i rubinetti sono a secco. “Quella zona è rifornita dalla sorgente dell’Avello; una fonte d’alta quota, più superficiale, che non permette la realizzazione di pozzi di integrazione. Quindi la riduzione del 20% d’acqua non può essere compensataâ€. All’orizzonte, però, non si vedono nuvole di pioggia ma di neve e questo comporta un altro rischio. Se i monti dovessero riempirsi di neve, bisognerà aspettare lo scioglimento per vedere gli invasi riempirsi.