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Sciopero fiscale, disobbedienza. I parlamentari non si riducono lo stipendio. Gli Italiani massacrati dal fisco

Dall’ufficio stampa Federcontribuenti riceviamo e pubblichiamo:
Adesso chiamiamo i cittadini e le altre organizzazioni alla rivolta fiscale. Dopo il massacro del decreto salva italia, questi “nominati” chiedono i sacrifici agli italiani e loro vogliono garantirsi i privileggi. Adesso basta. Si dimettano Casini, Bersani e Alfano. Leader della casta. Questo schifo deve finire. Forse serve non dare piu’ un euro a questo Stato, governato da legislatori senza scrupoli. E’ rabbia quella che esprime il presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, alla notizia che arriva dal parlamento in cui in nome dell’autonomia delle Camere i parlamentari non vogliono ridursi lo stipendio. Vergogna. Sarà modificata la norma della manovra che prevede il taglio degli stipendi dei parlamentari a partire da gennaio. Ad annunciarlo per primo è stato uno dei relatori, Pier Paolo Baretta del Partito democratico, spiegando: “Potrebbe arrivare un emendamento del governo o di noi relatori”. Dunque, una modifica figlia di un accordo trasversale per mantenere gli stipendi oltre ogni parametro europeo. Mentre l’Italia muore, aggiunge Finocchiaro, questi signorotti nominati pensano di non dovere fare alcun sacrificio. Adesso basta. Sciopero fiscale, rivolta civile, sciopero del voto e cancellazione dell’iscrizione da ogni partito che voterà la norma sarà la campagna nazionale che lancia Federcontribuenti. Ci siamo proprio rotti di questo stato di cose, conclude Finocchiaro, ribellione civile e democratica, se non ora quando conclude di fronte a questa casta di immorali.

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