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Scoperta dalla Guardia di Finanza maxi evasione fiscale, sequestrati immobili per 5 milioni di euro

I finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Frosinone hanno portato a termine una complessa operazione – denominata convenzionalmente “MONEY RIVER”- che ha consentito di recuperare a tassazione circa 115 milioni di euro e di individuare un soggetto, dedito sistematicamente al compimento di attività delittuose, nei confronti del quale sono state applicate misure di prevenzione patrimoniali, sottoponendo a sequestro beni immobili nella sua disponibilità, costituiti da lussuose ville, di cui una con piscina, a Roma ed in Sardegna e da un appartamento a Ferentino (FR), per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro.

Le indagini, avviate mediante una verifica fiscale condotta nei confronti di una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di elettrodomestici e prodotti hi-tech, la quale intratteneva rapporti con operatori sammarinesi e non presentava le prescritte dichiarazioni annuali dei redditi, sono proseguite con l’individuazione dei soggetti economici che avevano beneficiato delle attività illecite accertate.

E’ stato così individuato un reticolo di 15 società, operanti in diversi settori merceologici, aventi sede sull’intero territorio nazionale e facenti capo ad un cinquantaseienne romano, le quali hanno omesso di presentare le prescritte dichiarazioni fiscali o avevano dichiarato ricavi notevolmente inferiori a quelli effettivamente conseguiti.

L’elemento caratteristico di tali società era costituito dal fatto che il loro responsabile legale era sempre un “prestanome” nullatenente, appositamente nominato dal “dominus” capitolino.

Rilevato che l’effettivo gestore di tali attività era gravato da numerose condanne per reati contro il patrimonio (in particolare truffe, furti di assegni, frodi fiscali) lo stesso è stato ritenuto, dalla Guardia di Finanza di Frosinone, un soggetto dedito abitualmente a traffici illeciti e che vive con i proventi di tali attività, per cui è stata proposta alla Procura della Repubblica di Roma l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali, ai sensi delle disposizioni previste dal nuovo codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

Con provvedimento datato 28 novembre 2011, il Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo la prospettazione delle Fiamme Gialle di Frosinone, ha disposto il sequestro dei beni immobili riconducibili al soggetto investigato.

Il sequestro anticipato di tali beni è stato eseguito dal Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Frosinone, concludendo così la brillante operazione di servizio che, oltre ai già riferiti recuperi a tassazione di 115 milioni di euro e sequestri di immobili, ha consentito di accertare violazioni all’IVA per oltre 35 milioni di euro ed IRAP evasa per circa 7 milioni di euro.

Sono stati denunciati all’A.G. di Roma 17 soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati fiscali previsti dal D. Lgv. 74/2000.

Le indagini esperite -coordinate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone- nel loro complesso hanno consentito di pervenire a risultati di straordinario rilievo, ove si consideri che oltre a promuovere l’applicazione di pesanti recuperi a tassazione e connesse sanzioni amministrative per i soggetti responsabili, hanno comportato l’avvio dell’azione penale per gravi reati tributari, per concludersi con l’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali nei confronti del “dominus” e delle persone compiacenti (prestanome), i quali sono risultati condurre un tenore di vita elevatissimo, sicuramente sproporzionato rispetto agli esigui redditi dichiarati.

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