Securpol, salario e sicurezza per i lavoratori
16 Dicembre 2011Dall’Usb (Unione Sindacale di Base) riceviamo e pubblichiamo:
Le condizioni di lavoro dei lavoratori dipendenti degli istituti di vigilanza privati sono difficili.
Salari bassi, molto bassi, a fronte di rischi che crescono sempre più con il degrado sociale ed economico del nostro territorio e dei nostri paesi, con il venir meno del loro tessuto sociale e l’avanzare di un’insicurezza che è figlia della solitudine competitiva in cui ognuno di noi viene ricacciato.
Con un territorio che ogni giorno più chiaramente e palesemente si scopre infiltrato dalle organizzazioni criminali e dalle mafie che colpiscono e contaminano in primo luogo le attività produttive e commerciali.
Gli addetti alla vigilanza armata degli istituti privati in questa situazione si trovano ad essere in prima linea, perché il loro lavoro è esattamente proteggere i beni e gli interessi di chi, imprenditore, commerciante, o altro, si rivolge al loro istituto.
Ci si aspetterebbe che, almeno, le loro condizioni di lavoro fossero stabilite e venissero organizzate in modo da minimizzare i disagi di un lavoro che per sua natura agevole molto spesso non lo è.
Ma a giudicare da quanto avviene alla Securpol di Frosinone, questa è una pia illusione.
Anche per il 2011, come era già avvenuto per il 2010, per il personale della Securpol di Frosinone il Natale non cade il 25 di dicembre, e se è per questo, neanche il Capodanno cadrà il 31 dicembre, infatti la direzione dell’Istituto di Vigilanza ha comunicato che non verranno pagate alla scadenza le tredicesime.
Dopo il sacco di carbone del governo Monti, ecco la doccia fredda del datore di lavoro.
Contro questa situazione insostenibile l’USB Lavoro Privato ha proclamato lo stato di agitazione richiedendo al signor Prefetto di intervenire per ripristinare i diritti, la dignità e la decenza ai lavoratori del settore.