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Tassisti, liberalizzazione e il ruolo ambiguo delle cooperative

Dall’Ufficio Stampa Federcontribuenti riceviamo e pubblichiamo:
Nessuna liberalizzazione per la categoria dei tassisti e per quanto prevalga un vecchio luogo comune che li considera un lusso, una categoria di odiosi speculatori, l’argomento nasconde zone grigie che sarebbe bene illuminare. Un tassista è un lavoratore autonomo, ma, soprattutto a Roma, attraverso le Cooperative, spesso viene inquadrato come lavoratore dipendente a cui mensilmente viene costruita una busta paga su misura e che, probabilmente, nasconde un meccanismo di determinazione non veritiera dei ricavi conseguiti. A Roma circolano 8000 tassisti che stanno dentro diverse cooperative. Eppure proprio i tassisti romani sono quelli che piu’ degli altri hanno esultato alla notizia della fumata nera sulla liberalizzazione. Dice il presidente di Federcontribuenti: ” Vi sono parti politiche che sponsorizzano la non liberalizzazione e spesso le Cooperative diventano centri di raccolta voti ”. Una situazione perversa per gli stessi tassisti. Le cooperative lasciano a totale carico dei tassisti le spese di gestione e di contributi, perchè lavoratori autonomi, ma, il risultato è una busta paga tarata su misura rispetto ad una media mensile di incassi.
«Ci chiediamo come vengono contabilizzati i corrispettivi e come vengono dedotti i costi degli stessi taxi? Esiste una fascia di elusione e di evasione?» Uno studio di Federcontribuenti dice che, mediamente, un tassista romano incassa 400,00 al giorno, moltiplicati per i giorni lavorativi e per gli 8000 tassisti romani, arriviamo a €. 960.000.000: tolto un 70% di costi, la base imponibile è di circa 288.000.000 di euro. Un reddito medio annuo, per tassista romano, di 36.000,00 La media reddituale (dichiarazione dei redditi), per gli 8000 tassisti romani è di circa 15.000 annuo. Dunque mancano all’appello 21.000 euro medi per tassista romano. Questa differenza è da ritenere ricavo dalle Cooperative? Se cosi’ è, perche’ le stesse cooperative, come da verifiche fatte anche dall’Agenzia delle Entrate, presentano quasi tutte bilanci in perdita? Allora è utile che la categoria faccia chiarezza e metta in luce i dati di un settore poco conosciuto e poco trasparente. La Federcontribuenti ritiene le liberalizzazioni in questo settore urgenti e utili al bilancio dello Stato «ed è per questo che oggi chiediamo trasparenza ai tassisti romani e a quelli di tutta Italia. E chiediamo pure che non vi sia piu’ una chiusura alla concorrenza, soprattutto nelle grandi città dove una nuova concorrenza potrebbe portare vantaggi agli utenti e nuova occupazione. »

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