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Undici bandiere intorno al carroarmato di Ortona per il 68esimo anniversario della Liberazione della città

Nel 68° Anniversario della Liberazione della città di Ortona dall’occupazione nazista, il Comune di Ortona in collaborazione con la Provincia di Chieti e con il Rotary inaugurerà, mercoledì 28 dicembre alle ore 11.30 alla rotatoria del carro armato, la prima “installazione” del Multi Site Museum. Un museo diffuso che attraverso un itinerario della memoria ripercorre i luoghi più significativi della Seconda Guerra Mondiale nel territorio provinciale.
Ortona con il monumento del carro armato Shermann, donato alla città dai veterani canadesi, sarà la prima tappa, in cui saranno compresi anche il Museo della Battaglia, il Cimitero Canadese, il monumento “Il Prezzo della Pace” e tutte le location della Battaglia di Ortona.
Durante la cerimonia saranno issate, alla presenza delle delegazioni ufficiali, le bandiere dei dieci Paesi che hanno combattuto, con propri soldati, nel territorio. L’evento avvierà una nuova stagione di relazioni internazionali e di iniziative volte a ricordare uno degli episodi più tragici della storia locale.
La giornata delle celebrazioni si aprirà alle ore 9.30 con la deposizione da parte delle autorità della corona al monumento “Il Prezzo della Pace” in Piazza Plebiscito, a cui seguirà la messa celebrata da S.E. Mons. Emidio Cipollone al Sacrario delle Vittime Civili. Alle ore 11.30 il corteo si sposterà alla rotonda all’ingresso
della città, su cui è posto il monumento del carro armato canadese.
«La cerimonia al carro armato servirà– rileva il Sindaco Nicola Fratino- a perpetrare il ricordo di quanti, ortonesi e non, hanno perso la vita durante i giorni della battaglia, rendendo omaggio a tutte le Nazioni che hanno pagato il prezzo durissimo della guerra».
«Si tratta di un nuovo tassello- sottolinea l’assessore provinciale alla cultura, Remo Di Martino- del progetto “… per non dimenticare”, avviato nel 2002 con l’inaugurazione del Museo della Battaglia. Il Multi Site Museum rappresenterà un ulteriore veicolo di promozione del territorio e della città che può inserirsi a pieno titolo nei circuiti del turismo della memoria».

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