Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il “Giorno della Memoria†in onore e a ricordo delle vittime dello sterminio Nazista.
Uno sterminio iniziato con l’annientamento dei disabili, perchè non degni di vivere, per passare agli omosessuali, agli zingari, agli oppositori politici, agli ebrei. Un geniocidio di tutti coloro che erano ‘diversi’. Voglio ricordare questa giornata con le parole di Daniela Mignogna, perchè la barbarie umana non contiui a ripetersi anche a distanza di oltre sessantasei anni, perchè cessino nel mondo gli odi razziali, etnici, politici ancora esistenti e sempre più attivi e terribili. Il ‘Giorno della Memoria’ serva a ricordare che i nuovi Olocausti sono ancora presenti in tante parti del mondo e solo con la ‘memoria’ potranno essere sconfitti.
” Questa è una lettera aperta e rivolta soprattutto ai ragazzi, per la volontà di rendere noto che i disabili furono le prime vittime del genocidio nazista. Tutte le tecniche di sterminio, infatti, sono state testate sui disabili e poi applicate nei campi di concentramento. L’ideologia che ha portato allo sterminio di disabili fisici e malati psichiatrici poggiava su motivazioni che a quel tempo apparivano ragionevoli, scientifiche, umane, economicamente vantaggiose, ma avevano alla base il convincimento che vi è un limite oltre il quale una vita non si può considerare degna di essere vissuta.
Queste mie riflessioni vogliono essere un contributo culturale e umano alla conoscenza di una pagina poco nota della politica dello sterminio nazista, ancor più significativo perché queste povere persone durante il nazismo sono state considerate “non degne di vita”.
La storia dei diritti e delle iniziative per le persone con disabilità è lunga e costellata di numerose dichiarazioni e programmi, fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Un percorso che ha portato a vedere la disabilità nell’interazione fra la persona e la società e ad arrivare, nel 2006, alla Convenzione dei diritti delle persone con disabilità . I disabili rappresentano il 10 per cento della popolazione mondiale e incontrano ogni giorno difficoltà per vivere, studiare, lavorare.
“Tutti i membri della società hanno gli stessi diritti umani – che includono diritti civili, culturali, economici, politici e sociali. (…) Tutte le persone con disabilità hanno il diritto di essere libere da discriminazione nel godere dei loro diritti”. (Convenzione Onu dei diritti delle persone disabili)
F. Pensabene