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Agenzie funebri, settore come una giungla. Rullo di Lanciano chiede un regolmento regionale

E’ un settore delicato, purtroppo indispensabile, ma anche in balia di chi si improvvisa imprenditore e, senza averne i requisiti, dall’oggi al domani apre una agenzia di pompe funebri. In Abruzzo ciò è possibile e questo aspetto inquieta non poco gli operatori. “Ci vedono come profittatori e chiediamo che il settore venga regolamentato”. Dichiara Giuseppe Rullo, proprietario dell’omonima agenzia di Lanciano e vicepresidente dell’Associazione Imprese Funebri Abruzzo e Molise che raccoglie oltre 80 agenzie tra le maggiori che operano da anni nelle due regioni. Il nostro lavoro non prevede solo la vendita delle bare, ma dietro vi è un servizio, quello funerario, delicato e che per essere svolto al meglio, con professionalità e la dovuta delicatezza, è necessario acquisire requisiti e conoscenze in materia legislativa, di polizia mortuaria, ma anche di sensibilità nei confronti di chi sta vivendo il momento tragico della scomparsa di un caro”.
Oggi in Abruzzo accade che chiunque, dopo aver presentato una mattina la domanda alla Camera di Commercio, il pomeriggio già potrebbe aprire l’agenzia ed occuparsi di funerali senza conoscere gli obblighi di legge. “Nessuno ti chiede se hai requisiti per poter fare questo mestiere perché questi requisiti non sono mai stati individuati e delineati. Eppure per poter organizzare un funerale è necessario conoscere le leggi del diritti amministrativo; le norme che vincolano il trasporto di una salma e soprattutto quando un corpo può essere definito salma. In pochi sanno che devono passare 15 ore dal decesso e che superato questo tempo, il corpo deve essere visitato da un medico negro scopo. A quel punto bisogna sistemare la salma ma come si fa se non si hanno nozioni di tanatopressi o tanacosmesi”. E poi l’aspetto psicologico dei parenti. “La nostra utenza è fatta di persone sotto shock. Gente che sta vivendo un trauma terribile, che la rende vulnerabile e le persone preposte a risolvere loro problemi pratici devono essere preparate e non degli improvvisati dietro i quali, tra l’altro, potrebbero nascondersi anche furbi pronti all’illecito. Si da grande risalto, come è giusto che sia, ogni volta che scoppia uno scandalo nel settore, però nessuno si preoccupa che quello delle agenzie di pompe funebri è un settore che somiglia più ad una giungla, cioè senza regole.
Da Lanciano, quindi, Rullo porta avanti da anni una battaglia per creare un ordinamento del settore. “Dal 2000 in Regione sono ferme due proposte di legge con le quali si indicano dei requisiti minimi per poter accedere a questa professione, tanto bisfrattata che solo da alcuni anni, è riconosciuta come artigianato. Siamo stati i primi a presentare queste proposte di legge ma adesso siamo l’ultima Regione ad approvarla. Ci chiediamo perché e chi ha interesse in questo ritardo”.
Ermanno Amedei

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