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Coldiretti Frosinone, il vino Semillon è Doc

“Il riconoscimento dell’Atina Semillon Doc rappresenta un ulteriore tassello nel percorso della valorizzazione dei prodotti enogastronomici della
Ciociaria ed in particolare di quelli della Valle di Comino”. Così Paolo De Cesare, direttore della Coldiretti di Frosinone che aggiunge.”Si tratta di
un prodotto esclusivo che nasce anche grazie alla preziosa opera della famiglia Visocchi. Il Semillon va a completare, così come ribadito nei
giorni scorsi, da Lucio Mancini, della nota ed apprezzata azienda “La Ferriera”, un’offerta già abbastanza consolidata oltre che gradita dai
consumatori e dagli appassionati che sono certo potrà contribuire, da un lato allo sviluppo commerciale delle imprese, dall’altro all’affermazione
del nostro territorio e dei nostri prodotti. Se c’è un settore che rappresenta al meglio la filiera agricola tutta locale, quello è senza
dubbio il vino. In effetti, a pensarci bene, non c’è settore in cui la filiera sia più “agricola”, vale a dire in cui la parte agricola abbia
conquistato spazi e protagonismo fino al mercato. Il vino ha segnato un più 12% di export nel 2011, superando – unico caso nell’agroalimentare – il
consumo interno. L’aumento di export è generato soprattutto dalle piccole imprese (più 16%, contro il più 8,5% delle grandi). Terzo dato interessante:
il 15% del vino viene venduto direttamente e rappresenta il 40% di tutta la vendita diretta (ovvero il 30% del vino italiano venduto in Italia). La
filiera agricola, tramite le proprie eccellenze, dunque – ha aggiunto Loris Benacquista, presidente provinciale di Coldiretti – rappresenta come nel
caso del vino – uno strumento in grado di trasferire i valori distintivi fino al consumatore. Per questo dobbiamo continuare a lavorare in modo da
rendere riconoscibile al consumatore il valore dell’agricoltura e dei prodotti alimentari e in questa direzione l’impegno di Coldiretti Frosinone
anche nel nuovo anno sarà totale.

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