Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Lo ha ribadito il ministero dei trasporti con il parere n. 6241 del 22 dicembre 2011.
Nell’organizzazione dei parcheggi a pagamento il comune deve sempre riservare un certo numero di spazi gratuiti ai detentori del permesso arancione rilasciato alle persone con problemi di mobilità .
Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” i comuni ora hanno una chiara indicazione dal governo su come comportarsi sulla gestione delle strisce blu.
Il diritto alla mobilità , sancito dalla Costituzione deve essere protetto e garantito soprattutto nei confronti delle persone disabili, in quanto costituisce una condizione essenziale per la loro integrazione sociale; tale principio generale trova rispondenza in diverse previsioni del nuovo codice della strada e del relativo regolamento di attuazione, volte a facilitare la mobilità delle persone disabili.
Insomma un importante passo avanti, anche se va detto che l’articolo 7 del codice della strada prevede che nei centri abitati i comuni possano, con ordinanza del sindaco, riservare limitati spazi alla sosta dei veicoli adibiti al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria, munite del contrassegno speciale. Ora bisogna puntare, come recita la risoluzione della Commissione Trasporti, a prevedere, per i veicoli a servizio di disabili muniti del contrassegno previsto dal codice della strada, la gratuità della sosta nei parcheggi a pagamento delimitati da strisce blu, qualora risultino indisponibili gli stalli riservati gratuitamente ai disabili.