E no, così proprio non va e anche i più moderati sembrano dire “questi ci prendono per il culoâ€. Non è possibile che in un Paese come l’Italia, in cui tutti sembrano dover pagare qualcosa per superare la crisi, a salvare i propri privilegi immeritati (se non fosse altro perché incapaci di arginarla) sono proprio i politici. La Casta non si tocca e c’era da scommetterci. In oltre tre mesi di “lavoroâ€, la Commissione nata sotto il Governo Berlusconi per stabilire il giusto stipendio per i parlamentari equiparandoli ai loro colleghi europei, si è espressa con un “non sappiamo cosa fareâ€. Eppure ogni italiano saprebbe fare, basterebbe dimezzare lo stipendio medio che per la casta è di 12mila euro. Per la commissione, però, è troppo difficile perché in Italia l’indennità parlamentare lorda per i deputati è di 11.283 contro i 7.100 euro della Francia, i 2.813 della Spagna, 8.500 nei Paesi Bassi, 7.668 in Germania… A cui si aggiunge in Italia una diaria da 3.500 euro. Costerebbero di meno le spese accessorie, in particolar modo quelle dei collaboratori: rientrano per i deputati nostrani fra le spese di segreteria e rappresentanza, 3.690 euro al mese. Mentre per esempio in Francia un deputato può spendere fino a 9.100 euro al mese per i collaboratori, in Germania sono pagati dal Parlamento per un totale di 14.700 euro, in Austria sono dipendenti della Camera. E con ciò? Qualcuno si è posto il problema di equiparare gli stipendi degli operai italiani a quelli della Germania? Qualcuno si è posto il problema di dire ai nostri parlamentari che in Germania, i loro colleghi guadagnano meno e che sono stati comunque capaci di far crescere l’occupazione? Nessuna commissione in Italia è stata nominata in tal senso ma è arrivato, invece, un Governo tecnico che in meno di un mese ha saputo tagliare dovunque tranne dove avrebbe dovuto realmente attingere risorse: dalla casta. E’ notizia di ieri che un pensionato di Bari si è gettato dalla finestra della sua abitazione al quarto piano perché l’Inps gli avrebbe notificato un esborso non dovuto e per il quale ne chiedeva la restituzione. E’ notizia di questi giorni che alcune delle tasse imposte dal Governo Monti avranno data retroattiva per il 2011. Se sembra inutile sperare in una decurtazione degli stipendi dei Parlamentari, figuriamoci se qualcuno gli andrà mai a richiedere il maltolto degli anni passati e, meno che mai, che Equitalia possa mandare loro qualche cartella esattoriale. Quelle sono per la gente comune. Ma dove bisognerà arrivare per far capire alla classe politica italiana incompetente (lo dicono i fatti visto che in altri Paesi, seppur con la crisi,le cose vanno meglio) che il Paese è al collasso e che la gente è stufa dei tanti Don Rodrigo?
Ermanno Amedei