La Germania scopre le carte troppo presto, salta l’annessione della Grecia (almeno per il momento)
30 Gennaio 2012di Max Latempa
Adesso che anche il Financial Times ha riportato la notizia che la Germania ha di fatto chiesto il commissariamento della Grecia in tema di politica fiscale e tributaria, e che il governo ellenico di Lucas Papademos ha ufficialmente risposto, giudicando la proposta tedesca una cessione della sovranità nazionale, ritenendola del tutto inaccettabile e indiscutibile, forse anche i più ingenui sostenitori del carrozzone di Bruxelles saranno meno convinti della necessità di dare ulteriore credito alla cricca che ci governa in questa Europa Made in Germany.
Poche ore dopo, Bruxelles ha dovuto emettere una nota, in cui si precisava che non sarebbe intenzione della UE limitare la sovranità nazionale greca. Semmai, puntualizza la Commissione, si tratterebbe solo di una maggiore collaborazione tra Bruxelles e Atene, ma l’ultima parola spetterebbe sempre ai greci.
Verrebbe da dire grazie, troppo buoni.
La verità è che ci stanno provando in tutti i modi a scavalcare le prerogative democratiche che sono alla base della attuale civiltà occidentale. E se non si farà qualcosa prima o poi ci riusciranno. Con la Grecia ormai è un dissanguante tira e molla, che risulterebbe anche comico, se non avesse conseguenze drammatiche per il popolo ellenico. La Germania ora vuole garanzie per i 130 miliardi di euro della nuova tranche di prestiti promessi. La gente della Grecia invece da mesi chiede di farla finita con questa Europa dei miraggi e vorrebbe tornare alla dracma ed alle millenarie orgogliose miserie che l’ hanno da sempre tenuta in piedi. Con l’ Ungheria invece il ricatto ha funzionato così bene che il premier Orban ha dovuto chiedere scusa un po’ a tutti.
Nel frattempo le banche tedesche incassano interessi a doppia cifra sui titoli di stato di questi paesi a rischio che però a rischio non lo sarebbero più se ci fosse una bella annessione. Non militare, come con l’ Austria nel 1938, ma politica.
Intanto, perché non tenere sotto pressione anche altre nazioni, tanto da creare un po’ di allarmismo e per mettere in vetrina i favolosi ed affidabilissimi bund tedeschi che, ad interesse zero, vengono venduti come il pane e sostengono senza spese il welfare del popolo germanico.
E’ questa la sostanza della attuale Europa, Quarto Reich del ventunesimo secolo.
Non a caso si ricomincia a parlare di razza ariana e di superiorità germanica. Lo ha fatto Der Spiegel, il settimanale che ha ricamato pesantemente sulla vicenda di Schettino e della Costa Concordia.
L’ Italia prima di questa Europa a trazione tedesca, in cui vengono innanzitutto salvaguardati gli interessi economici e commerciali di Berlino, era la quinta potenza mondiale. Produceva un po’ di tutto e svalutava la piccola liretta quando voleva dare un po’ di ossigeno alle imprese esportatrici.
Ora invece dobbiamo addirittura chiedere alla Merkel se il nostro presidente del consiglio è di suo gradimento.
La Germania per sua natura è portata a dominare tutto quel che la circonda. E per questa velleità nefasta ha causato negli ultimi 90 anni due guerre ed oltre 100 milioni di morti.
Avevamo avuto la fortuna che era stata divisa e ridotta ad una nazione fantoccio che prendeva ordini da Londra, Washington e Mosca. Sono stati 60 anni di pace. Ma ora il mostro teutonico sta rialzando la testa. L’ Inghilterra se n’è già accorta e si sta abilmente defilando. La Francia si è illusa di poter condividere la mattanza con Berlino, ma poi è bastato un rating contrario a ridimensionarla.
Infine c’è l’ Italia. Questa volta speriamo di non stare di nuovo dalla parte sbagliata.
Quando è stato scritto questo articolo?
La Germania negli ultimi 90 anni (dal 1922) non ha causato 2 guerre mondiali (e neanche negli ultimi 100, dato che non mi sembra che sia stata la Germania ad inviare un ultimatum e ad ogni modo si respirava aria di guerra sia nell’Alleanza che nell’Intesa, poi se uno vuole ascoltare i trattati di Versailles faccia pure…) e soprattutto 100 milioni di morti.
Nella seconda si parla di 55, non più di 60 milioni di morti: non che siano pochi, ma qua si sta quasi raddoppiando.
Infine i Tedeschi, divisi per una quarantina d’anni (non 60), hanno trovato la forza e la volontà di ritornare ad essere un’unica nazione. L’Italia invece nessuno l’ha divisa. Ma in fondo, quando mai siamo stati uniti? Il nostro inno nazionale, quello che non si canta però, è più attuale che mai: “Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo perché siam divisi” ed è ancora così.
Perché non proviamo a prendere esempio dalla Germania e dai Tedeschi, che sono tutto tranne che “mostro teutonico”?
yes they are not “Teutones”. They are Vandals. see here
http://it.wikipedia.org/wiki/Vandali
Alessio ripassati la storia perchè la prima guerra mondiale è stata scatenata dagli austriaci e dai tedeschi. Leggiti wikipedia prima di dire stupidate http://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_mondiale. Sei così preciso che puntualizzi che siano passati 98 anni invece di 90 ed allora somma tutti i morti delle due guerre che vedi che i conti tornano. La germania poi è stata divisa per 45 anni ma la pace effettivamente dura da 60 e più anni ed è stato il più lungo periodo di pace che l’ europa ricordi. La tua puntigliosità nei numeri ricorda proprio la triste mentalità tedesca. Se l’ Italia non ti piace vai pure a vivere in mezzo a loro che sarai sempre un codardo mangiaspaghetti baffi neri e mandolino!!!!