Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
Spesso si parla e con ragione delle stragi dei cani rumeni e spagnoli, delle stragi di gatti e di tutte le altre specie protette, e degli animali ammazzati dai cacciatori, mai o raramente si parla della vera e propria tremenda strage dei Colombi Terraioli (piccioni che derivano dalla famiglia dei Columba Livia-piccione selvatico) che popolano le nostre città .
Secondo alcune stime sono circa 4 milioni i piccioni che vivono nelle città italiane, ma di questi ogni anno almeno 400.000 vengono uccisi, sia in campagne di riduzione (cruenta) della popolazione autorizzate dalle autorità pubbliche spesso con la scusa della motivazione sanitaria, sia e soprattutto attraverso la diffusione indiscriminata di cibo avvelenato che mangiato dai piccioni provoca in loro delle crisi fortissime che li porta a una morta tremendamente dolorosa.
Si tratta di una vera e propria strage che tra l’altro va contro la legge in quanto i piccioni cosi come le altre famiglie dei colombi sono uccelli protetti.
Legge che però viene disattesa migliaia di volte ogni giorni e per la quale sono ben poche le voci di protesta che si levano anche da parte delle associazioni animaliste e protezionistiche.
Sono molti gli errori che si commettono comunemente quando si parla dei colombi terraioli, sostenendo per esempio che essi portano malattie che possono diffondersi anche tra gli uomini.
Inoltre l’introduzione del sistema di dissuasori con gli spuntoni metallici provoca spesso il ferimento di molti animali soggetti poi a infezioni che se non curate ne provocano la lenta e dolorosa morte.
Ora che la questione dei piccioni terraioli e del contenimento della loro riproduzione sia una vicenda tutt’altro che di facile soluzione siamo tutti d’accordo, ma non è affidandosi alle doppiette dei cacciatori o allo spargimento incontrollato di bocconi e grano avvelenato che si risolve il problema.
Per questo motivo AIDAA ha deciso di dedicare parte delle proprie attività di questo 2012 proprio alla tutela dei piccioni terraioli, ed alla ricerca insieme alle autorità sanitarie e governative di una modalità condivisa per arrivare ad un contenimento della popolazione dei colombi attraverso la sterilizzazione, purtroppo ad oggi il cibo sterilizzante spesso è anche cancerogeno, si tratta quindi di individuare nuovi prodotti ma anche nuove strade che permetteranno di arrivare ad un controllo della popolazione dei piccioni terraioli senza passare dall’eliminazione cruenta di migliaia di animali ogni anno.
Ma AIDAA chiede anche l’applicazione della legge con punizioni severe da parte di chi usa il veleno per uccidere i piccioni terraioli accusati (assurdamente) di essere portatori di malattie.
Da qui la decisione degli animalisti di AIDAA di proporre un tavolo tecnico di confronto al ministero della salute per arrivare ad individuare le strade condivise per giungere al controllo della popolazione dei colombi cittadini, che però non passino assolutamente attraverso questo tragico e demenziale sterminio.