Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri di Lanciano, mentre espletavano un servizio antirapina, notavano una vettura con a bordo delle persone nel centro abitato di Lanciano che attiravano, nell’immediatezza le attenzioni dei militari. Per eludere il controllo asserivano di esser sprovvisti dei documenti di riconoscimento quindi, condotti per gli accertamenti di rito presso gli uffici del comando Compagnia, declinavano generalità false. La loro scelta tuttavia non sfuggiva ai militari che, approfondendo le verifiche, acclaravano inconfutabilmente le identità dei predetti. In realtà si trattava di due trentenni originari di Barletta gravati da numerosi pregiudizi di polizia e penali; in particolare, D.C.P.F., risultava esser gravato da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa proprio nella giornata di ieri dal Tribunale di Ariano Irpino, a conclusione dell’attività investiva scaturita dalla consumazione di due rapine dallo stesso consumate ai danni di istituti di credito del luogo commesse nel corso del mese di novembre e dicembre scorso, mentre LM risultava esser un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Barletta, luogo di residenza di entrambi, e che per nessun motivo poteva allontanarsi da quel luogo. Stamane, innanzi al Tribunale di Lanciano sono stati processati per il grave reato di aver dichiarato false generalità ai militari operanti per eludere il controllo riportando rispettivamente le condanne di anni 1 e 28 mesi di reclusione più il pagamento delle spese processuali