Salgono ad undici i morti accertati nel naufragio al largo, purtroppo non abbastanza , dell’Isola del Giglio dove la nave da crociera Costa Concordia, nella notte tra venerdì e sabato, è affondata dopo che lo scafo è stato squarciato dagli scogli. I sommozzatori, oggi pomeriggio, hanno ritrovato altri 5 cadaveri morti annegati a prua, in un punto di raccolta. Si tratta di quattro uomini e una donna. Ai loro corpi è stato possibile arrivare grazie a micro cariche fatte esplodere in maniera controllata per aprire varchi nella lamiera. Il numero dei dispersi, quindi, scende a 24 mentre infuriano le polemiche e la rabbia nell’ascoltare la conversazione telefonica tra il capitano della nave, Schettino, fuggito dal natante mentre alcune migliaia di persone ancora rischiavano l’annegamento, e il comandante della Capitaneria di Porto, Di Falco, che gli ordinava di tornare a bordo per coordinare i soccorsi “Comandante qui è tutto buio†ha detto Schettino mentre l’ufficiale gli chiedeva “e lei cosa vuole fare, andare a casa?â€. Ciò nonostante il capitano della Concordia ha abbandonato la sua nave, il personale e gli imbarcati al loro destino.