Site icon Notizie dall'Italia

Aidaa dice no a cure testate sugli animali e istituisce un registro per chi le rifiuta

Cure testate sugli animali? No Grazie. Nasce forse solo come una provocazione, sicuramente come una sfida il registro nazionale delle persone che rifiuteranno di essere curate e di assumere farmaci testati su animali. A promuoverlo il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce che in una nota dell’associazione si legge: “Il diritto-dovere di essere curati prevede anche l’informativa sul tipo di farmaco che viene utilizzato nelle cure ed è quindi un diritto per chi assume questo farmaco avere l’informazione relativa al fatto se il medesimo è stato testato su animali e a quali torture gli animali sono stati sottoposti per testare quello specifico farmaco. Da qui l’idea di dare vita nei prossimi giorni al “REGISTRO NAZIONALE DELLE PERSONE CHE RIFIUTANO I FARMACI TESTATI SU ANIMALI” che si basa su tre principi fondamentali:
1- il diritto alla salute e di essere curati nel migliore modo possibile
2- il diritto di rifiutare farmaci o terapie testate su animali
3- il diritto di chiedere che i farmaci siano sottoposti a forme alternative di sperimentazione salvando la vita a milioni di animali in tutto il mondo
4- il diritto di chiedere che le sperimentazioni senza animali siano finanziate con il denaro -pubblico e che l’Italia abolisca la vivisezione in tutte le sue forme.
“Questa vuole essere una forma di testimonianza diretta- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ogni volta che ci sono le manifestazioni contro la vivisezione siamo in migliaia in piazza, molti anche tra i politici si riempiono la bocca di queste parole, ma al primo raffreddore si riempiono di farmaci testati su animali. E’ una contraddizione. Ora è il momento di scegliere liberamente e personalmente da che parte della barricata stare. Se siamo davvero la maggioranza degli italiani come molti sondaggi dicono a dire no alla vivisezione, vediamo quanti sono quelli che dicono no anche ai prodotti che derivano da queste forme ancestrali di sperimentazione e torture. Credo che la testimonianza diretta- conclude Croce- sia la migliore forma di lotta per arrivare all’abolizione della vivisezione. Diciamo no ai farmaci testati con animali, il diritto alla salute ed alle cure migliori è un nostro diritto, e per questo pretendiamo di essere curati con farmaci non testati su animali e a chiedere seriamente una nuova sperimentazione senza animali su vasta scala””.

Exit mobile version