Annalisa D’Aguanno: “Con l’abolizione delle Comunità Montane risparmieremo rendendo più efficienti gli enti locali”
27 Febbraio 2012Riduzione dei costi, massimo rigore nelle spese correnti, valorizzazione degli enti locali e ammodernamento della macchina burocratica della Regione Lazio. Ovviamente salvaguardando dipendenti e posizioni contrattuali: sono questi gli obiettivi della proposta di legge regionale per il riordino delle forme associative degli enti locali, che prevede la soppressione delle 22 Comunità Montane del Lazio, alla quale la Giunta Polverini ha dato il via libera nell’ultima seduta della scorsa settimana.
Lo ha dichiarato, soddisfatta per l’iniziativa intrapresa che sta ottenendo consensi unanimi in un periodo in cui la parola d’ordine è risparmiare, Annalisa D’Aguanno, vicepresidente regionale della commissione Lavoro, politiche sociali e giovanili: <Questo provvedimento, come ha avuto modo di ricordare anche la presidente Polverini, costituisce è il primo vero intervento di riordino delle forme associative degli enti locali e si inserisce nell’ambito della politica di contenimento dei costi che la Regione Lazio ha messo in campo fin dal suo insediamento. La proposta di legge va inoltre nella direzione indicata nella normativa nazionale, che impone uno stretto rigore sulle spese correnti. Naturalmente – ha proseguito la D’Aguanno – non ci sarà alcuna penalizzazione per i lavoratori che, in accordo con le organizzazioni sindacali, saranno ricollocati, mentre le funzioni degli enti saranno trasferite ai comuni competenti>.
Ma c’è di più: <Lo scopo di questa proposta di legge – ha aggiunto Annalisa D’Aguanno – è anche quello di valorizzare di più e meglio gli enti locali, promuovendo al contempo il fondamentale processo di ammodernamento della macchina burocratica della Regione Lazio per cui la Giunta è impegnata>.
I dati: attualmente nel Lazio ci sono 22 comunità montane che contano 108 dipendenti a tempo indeterminato, 42 contratti a tempo determinato e 287 contratti a tempo determinato a cui si fa ricorso in specifici periodi dell’anno.