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Brucia la macchina del maresciallo dei carabinieri di Ceprano, arrestato

Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Pontecorvo, in collaborazione con il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri della Procura di Frosinone, a conclusione di una complessa e articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Frosinone – Dott. Francesco Mancini, su conforme richiesta della Procura della Repubblica – Dott.ssa Rita Caracuzzo, nei confronti di un ventunenne di Strangolagalli, ritenuto responsabile del reato di “danneggiamento seguito da incendio”.
Le risultanze investigative raccolte dai militari operanti, scaturite a seguito dell’attentato incendiario delle autovetture di proprietà del Comandante della Stazione Carabinieri di Ceprano, avvenuto nella notte tra il 18 ed il 19 novembre u.s., hanno consentito di pervenire all’identificazione del giovane e di un minorenne, residente ad Aquino, quali responsabili in concorso del grave atto intimidatorio.
L’arrestato, unitamente al minore, dopo aver prelevato benzina da un distributore di Arce, si recò nei pressi dell’abitazione privata del maresciallo e dopo aver parcheggiato il proprio veicolo in una strada adiacente si avvicinò a piedi alle autovetture incendiandole per poi fuggire immediatamente.
Nella circostanza, a causa del fuoco delle autovetture seguiva un imponente incendio che interessava un altro veicolo di proprietà di una vicina, la recinzione e l’ingresso dell’abitazione del Maresciallo. L’incendio veniva spento solo dopo diverse ore dal pronto intervento dei VVFF.
Le indagini hanno permesso poi di accertare che l’atto intimidatorio è stato posto in essere per ritorsione nei confronti del militare, noto per essere stimato, capace e sempre attento alle esigenze di prevenzione e repressione di reati nel territorio di Ceprano. L’arrestato, già noto alle Forze di Polizia per aver commesso diversi reati contro la persona, era stato deferito nel 2009 in stato di libertà dal maresciallo per il reato di “lesioni”, poiché aveva picchiato un coetaneo del luogo.
L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Frosinone.

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