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Costa Concordia, sul relitto ancora il 17% del carburante. Intanto la nave continua a muoversi

Conclusa ieri la prima fase delle operazioni di recupero del carburante dalla Costa “Concordia”, con un totale di 1.308,6 metri cubi di carburante prelevati dai 6 serbatoi di prua, il pontone Meloria è rimasto oggi in porto a causa delle condizioni meteo-marine avverse. Le attività propedeutiche all’avvio della seconda fase − finalizzata alla rimozione del carburante dai restanti 9 serbatoi collocati nella zona poppiera della nave, che si stima contengano il 17% del totale del carburante − partiranno non appena le condizioni del mare lo consentiranno.
Nel corso della mattinata, la Capitaneria di Porto e i mezzi Smit-Neri sono intervenuti nell’area circostante la nave per la sistemazione del sistema di panne anti-inquinamento, in vista del previsto aumento del moto ondoso. Non si registrano anomalie da segnalare nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat.
Nella tarda mattinata le strumentazioni di monitoraggio a disposizione della struttura del Commissario delegato per l’emergenza per il naufragio della Costa “Concordia” hanno rilevato una leggera accelerazione del movimento della prua dell’ordine di 3-3,5 millimetri l’ora, per complessivi 2 centimetri nell’arco di cinque ore. Tali accelerazioni – già registrate in occasioni precedenti e che risentono anche delle condizioni meteo-marine in atto – al momento sono rientrate e i valori si attestano su 1 millimetro l’ora.
Personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha installato il cantiere necessario allo svolgimento in sicurezza di operazioni di ricerca dei corpi tuttora dispersi in corrispondenza del Ponte 4. Nei prossimi giorni, compatibilmente con le condizioni del mare, sarà ultimato l’allestimento delle piattaforme e potranno partire le attività dei palombari.
Domani si riunirà a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, il Comitato Tecnico Scientifico che proseguirà, tra l’altro, l’esame del piano operativo di gestione dei materiali e dei rifiuti presenti a bordo della nave presentato dalla società armatrice. Si svolgeranno, invece, tra mercoledì e giovedì, al Giglio, due incontri tecnici tra alcuni esperti di ricerche subacquee provenienti da Francia, Svezia e Gran Bretagna, attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, e le squadre che dal 13 gennaio hanno operato nelle attività di soccorso e ricerca delle persone disperse.

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