Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo.
In questi giorni è stato brevettato negli Stati Uniti un vaccino per sconfiggere la dipendenza da eroina. Testato in Messico sui topi elimina la sensazione di piacere provocata dalla droga, così da azzerare il desiderio di assumerla. Secondo i ricercatori del National Institute of Psychiatry messicano, che l’hanno ideato, il ‘vaccino per l’eroina’ potrebbe cancellare la dipendenza anche nell’uomo dando dei risultati davvero soddisfacenti.
Presto potrebbero cominciare i primi esperimenti su alcuni pazienti visto che la cosiddetta fase pre-clinica durata 15 anni sta per concludersi.
Il vaccino, riporta Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore†di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, agisce inibendo la molecola dello stupefacente e impedendole di sorpassare la barriera encefalica.
L’eroina è una droga pesante, derivata dalla morfina, che appena iniettata provoca un caratteristico flash euforico della durata di circa 30-60 secondi,seguito da uno stato di confusione generale e depressione. Entro un’ora dalla somministrazione, però, si deprime il centro respiratorio nel sistema nervoso centrale e compare una potentissima sensazione di euforia ed eccitazione, in cui tutti i problemi vengono dimenticati e che è – probabilmente – l’emozione che viene ricercata quando si comincia ad assumere la droga.
La molecola presente nel vaccino funziona proprio rendendo l’organismo resistente a quest’ultimo effetto dell’eroina, cosicché chi la usa non prova più la sensazione di piacere diffuso che invade il corpo quando la droga viene iniettata o fumata. In poche parole, il farmaco provoca una risposta immunitaria che impedisce all’eroina di entrare nel sistema nervoso e attaccare i recettori oppioidi del cervello, bloccando dunque la sensazione simile ad un’improvvisa scarica di endorfine. In questo modo si blocca l’effetto di piacere che la droga produce. Chiaramente è un vaccino rivolto a chi ha un grave problema di dipendenza, che ha tentato senza successo altre vie per disintossicarsi e che vuole fare un ultimo tentativo.
Il progetto finanziato anche con fondi che provengono dal governo statunitense potrebbe in futuro estendersi ad altri tipi di droga che creano dipendenza come la cocaina e il cui traffico costituisce la principale fonte di guadagno per i narcos e la criminalità organizzata.