Questi giorni di emergenza freddo e neve hanno visto un grande lavoro di squadra del volontariato, che si sta prodigando per aiutare le persone in difficoltà . Caritas diocesana, Casa della Carità , Croce Rossa, anche militare, Scouts si sono uniti per rendere più tempestivi ed efficaci gli interventi di aiuto che si sono resi necessari per soccorrere i senza tetto ed offrire loro coperte, indumenti pesanti, pasti caldi e, soprattutto, un tetto e un ambiente riscaldato dove trascorrere la notte, talvolta dovendoli “convincere†che accettare un aiuto in giorni di emergenza ed entrare in una struttura non significa perdere la libertà . Molte anche le famiglie che hanno chiesto di essere aiutate, magari a pagare le bollette delle utenze e ripristinare l’erogazione della corrente per potersi scaldare.
Un presidio fisso aperto fino a tardi è stato istituito presso i locali della Mensa Caritas, i pulmini della Caritas e della Croce Rossa hanno fatto il giro della città alla ricerca di persone da sistemare per la notte. Nella Casa della Carità , essendo al completo, sono state sistemate delle ulteriori brandine nei corridoi e in tutti gli spazi possibili.
Chiamate urgenti sono giunte anche per dare ristoro e soccorso alle persone intirizzite rimaste per ore sui treni bloccati dalla neve e i volontari hanno fatto la spola con la stazione ferroviaria per portare bevande calde e cibo.
“Una sinergia così fattiva non si era mai vista – si legge in una nota della Caritas – e certamente riempie il cuore di gioia. Si sta facendo davvero tutto il possibile, col rammarico di non poter forse – con le sole forze del volontariato – arrivare a tuttiâ€.
Nella stessa nota si legge anche un appello: “Per questo la Caritas si appella a tutte le persone di buona volontà , a tutti i cittadini:
– ognuno si guardi intorno, avrà vicino casa un anziano, una famiglia bisognosa, qualcuno che da solo non ce la fa, si faccia parte attiva e aiuti queste persone. Una coperta, un piatto caldo, una tazza fumante, un sorriso possono salvare una vita o almeno non uccidere la speranza.
– Perché non pensare ad una temporanea “adozione†di una persona o di una famiglia, accollandosi i costi delle bollette e della spesa quotidiana per far loro almeno superare questo momento così difficile?
– Servono coperte, giubbotti, sciarpe, maglie, scarpe, viveri, legna per il fuoco. Ognuno può contribuire portando al punto di raccolta (Caritas) qualcosa di già pronto o un’offerta.
– Ricordare che c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.
Per aiutare o per essere aiutati si possono contattare i seguenti numeri telefonici: 0776 311311 o 333 9147729.