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Federcontribuenti: “Il delirio di Attilio Befera a Montecitorio”

Dall’Ufficio Stampa Federcontribuenti riceviamo e pubblichiamo:
In audizione in commissione finanze della Camera, Befera si esalta e si osanna dichiarando che i capitali recuperati dall’evasione fiscale nel 2011 sono arrivati ad una cifra di 11,5 miliardi di euro.
«Si è ben guardato – spiega Finocchiaro presidente di Federcontribuenti -, nel dire che questi 11 miliardi sono pari a meno del 10% dell’evasione fiscale che si attesta a 150 miliardi, non solo, Befera non spiega, come dovrebbe, se questi soldi recuperati sono frutto del pagamento spontaneo dei cittadini che hanno rateizzato, come noi supponiamo, o siano frutto degli accertamenti della Guardia di Finanza». Befera ha anche specificato che quelle società che lavorano con gli enti statali, nel momento in cui devono ricevere il pagamento per il lavoro svolto devono aspettare per mesi prima di ricevere il denaro che gli spetta e che in questi casi, lo Stato, non deve versare alle aziende nessun tipo di rimborso per le spese che hanno dovuto sostenere per poter pagare le tasse che lo Stato chiede che siano pagate in tempo. Dichiarazioni ad effetto di un uomo che da funzionario di Stato diventa e si sente ” sceriffo del fisco” ringhiando contro fantomatici evasori in maniera fortemente impropria e irrispettosa. I controlli fiscali come la riscossione rientrano nei suoi doveri e compiti, nulla di più e tanto meno vanno sbandierati e pubblicizzati come atti eroici. Il dubbio della Federcontribuenti sul redditometro: «Befera annuncia analisi su oltre 100 voci di spesa a misurare la differenza tra dichiarato e reale tenore di vita e siccome i ” misurati” saranno contribuenti comuni, siamo certi del flop, vista la pressione fiscale che pesa sugli italiani e il divario tra tasse pretese e redditi di ognuno. Anche qui Befera non precisa: saranno analizzati i redditi di chi ha la busta paga o del piccolo imprenditore o di chi possiede più di una casa e arei privati o cassette di sicurezza in svizzera?». Dare ampio spazio al delirio fiscale e dimenticarsi dei reali problemi del Paese è come ammettere che ” non ci importa nulla se non hai un reddito che ti permettere di stare al passo con gli aumenti imposti dal governo, tu a me devi pagare punto e basta”. Non è un delirio questo? Non è un atteggiamento comune al più feroce clan?

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