Litiga con la madre e l’accoltella, giovane di Pineto in manette
9 Febbraio 2012Ancora una storia di ordinaria follia a Pineto (TE), ieri mattina D.A.L. classe 1979, già affetto da disabilità mentale, verso le ore 07,45 dopo una breva discussione con la propria madre S.M classe 1958, convivente all’interno della stessa abitazione, ha afferrato un grosso coltello da cucina e l’ha colpita con violenza alle spalle, la lama del coltello è èpenetrata per circa 15 centimetri, dalla scapola sinistra fino a raggiungere il polmone fermandosi a pochi centimetri dal cuore. L’urlo lancinante della donna faceva intervenire immediatamente in suo soccorso l’attuale convivente che è riuscito ad immobilizzare il giovane e disarmarlo, chiamando subito il 112.
La pattuglia dei carabinieri della Stazione di Pineto con il Comandante LGT MINCONE in pochi minuti è giunta in via Delle Gardenie ed entrati all’interno hanno privveduto ha chiamare i soccorsi dal vicino ospedale di Atri, hanno immobilizzato l’aggressore che si era disteso seduto in disparte apparentemente inconscio di quel suo gesto, portare il primo soccorso alla malcapitata madre che sanguinava abbondantemente in attesa che l’ambulanza arrivasse, hanno sequestrato e repertato l’arma del delitto un grosso coltello da cucina ancora con le evidenti tracce ematiche che davano subito la dimensione di quanto quella lama avesse trafitto quell’esile corpo della donna.
Il medico intervenuto verificate le condizioni della donna e il tipo di possibili lesioni interne, decideva di allertare l’eliambulanza, dapprima si pensava ad un ricovero presso ‘ospedale di Teramo ma poi si optava per quello di Pescara dove la stessa veniva ricoverata in prognosi riservata per emo-pnemotorace sx da ferita penetrante e sottoposta ad intervento chirurgico d’urgenza.
Dagli accertamenti esperiti si acclarava che l’aggressore soffre da molti anni di problemi di instabilità mentali, in cura, e dopo aver avuto il quadro completo di ogni tassello veniva tratto in arresto per tentato omicidio e trasferito presso la Casa Circondariale di Teramo a disposizione dell’A.G., che sicuramente disporrà una perizia pschiatrica.