Maltempo: ARES 118 Frosinone, rischio paralisi nei soccorsi per le strade bloccate
6 Febbraio 2012Non si placano le polemiche sui ritardi nei soccorsi alle popolazioni isolate nei comuni della provincia di Frosinone, ancora isolati e privi di energia elettrice e acqua. Ora l’allarme arriva dal responsabile di Ares 118, Lauro Sciannamea: “A Frosinone e in provincia siamo al limite delle condizioni di servizio per i soccorsi. C’è un rischio paralisi delle ambulanze che, pur con catene e gomme termiche, hanno difficoltà nel muoversi perchè le strade sono rese impraticabili dalla neve. Abbiamo finito i mezzi in riserva. E se continua a nevicare, gli interventi d’emergenza potrebbero essere a rischio». Ad affermarlo è Lauro Sciannamea, responsabile Centrale operativa Ares 118 Frosinone. «In questo weekend – prosegue – c’è stato un picco delle chiamate anche 5 volte superiore alla media, pochi codici rossi ma soprattutto gialli dovuti a traumi e cadute. Mentre gli ospedali del territorio hanno risposto bene, non ci sono stati problemi di rilievo negli accessi ai pronto soccorso». «C’è stata una scarsa collaborazione della Protezione Civile nel rendere praticabili le vie di comunicazione – denuncia Sciannamea – soprattutto per la scarsa capacità di pulire le vie secondarie. Questa mattina siamo arrivati al limite dei mezzi impegnati perchè anche tutte le macchine di riserva sono state utilizzate. Gli unici aiuti – sottolinea Sciannamea – sono arrivati dai Vigili del fuoco. Fortunatamente non ci sono stati decessi legati ai ritardi dei mezzi, ma – conclude – il pericolo, se il tempo peggiora, è che in caso di gravissime emergenze non si arrivi in tempo».
Tanti gli appelli e le richieste di aiuto che sulla rete e attraverso i social network sono arrivati da cittadini ancora bloccati e non raggiunti dai soccorsi. In molti hanno denunciato situazioni incredibili soprattutto nei comuni montani o più isolati, ancora oggi dopo vari giorni dalle prime nevicate. Un elicottero ieri è andato a Viticuso a prendere due pazienti per portarli al Santa Scolastica per la dialisi. Il pilota ha riferito ai volontari della CRI che giunto sul posto non ha trovato uno spiazzo per atterrare, nemmeno il campo sportivo era stato ripulito, sono dovuti scendere con il verricello tra la neve altissima, fare un tragitto a piedi e far salire i pazienti, uno dei due barellato, con il mezzo di soccorso sospeso tra cielo e terra. In più avevano medicinali ed altri generi di prima necessità che dovevano lanciare ad una famiglia con bambina malata in zona Radicosa, ma non hanno trovato nemmeno un segnale sul posto. In molti si chiedono se siano possibili situazioni così al limite per una nevicata che, seppur abbondante come quella avvenuta in questi giorni, possano mettere in ginocchio un’intera provincia.