Una ragazza sedicenne rumena è stata venduta dai genitori con tanto di contratto notarile. Una compravendita squallida e assurda scoperta dagli agenti di polizia di Roma all’atto del controllo di un cittadino rumeno che viveva in una casa diroccata vicino al Tevere insieme ad una conterranea minorenne. Quando gli hanno chiesto conto della ragazzina, lui ha tirato fuori un atto notarile con cui i genitori di lei, lo scorso anno, quando la giovane aveva ancora 16 anni la cede3va all’uomo facendo riferimento ad un precedente atto, che, probabilmente, prevedeva l’esborso in danaro. Lei, bella, alta e con capelli neri e lunghi, sembrava vinta da quel destino. Il 34enne ha ripetuto con forza il suo diritto a quella donna, come un’auto o un immobile acquistato con quell’atto notarile che i presunti genitori di Helena hanno firmato con l’impronta digitale e una X. Il documento di proprietà che, ovviamente, non ha valore in Italia, ma neanche in Romania, è stato lungamente attenzionato dagli agenti, ma si sta indagando anche sulle vere intenzioni che l’uomo aveva per il futuro della ragazza. Lui, infatti, sosteneva di volerla sposare, ma in un passato recente è rimasto coinvolto nella squallida tratta della prostituzione. La ragazza, quindi, è stata affidata ai servizi sociali.