La protesta delle bisarche ha visto protagonisti ieri circa 150 patroncini che si sono riuniti presso il ristorante Il Varlese di Cassino per discutere insieme ai colleghi del cassinate sulla nuova ondata di protesta che coinvolgerà il nord Italia nei prossimi giorni. “Sciopero ad oltranza”, dice Antonio Sorace, di Bisarche Unite. “Non possiamo accettare il comportamento dei committenti che hanno ignorato la protesta che a Cassino va avanti da tre settimane. I patroncini non chiedono la luna, ma solo l’adeguamento delle tariffe ferme da anni. Come categoria non vogliamo lo scontro ma l’incontro con le committenze perché occorre trovare una soluzione per chi da anni soffre un sistema. È giusto precisare che la crisi delle bisarche non è assimilabile al fattore globale ma a un retaggio culturale delle committenze. Il nostro presidente Maurizio Longo non ha ancora ricevuto chiamate dai committenti. Questo ci spinge ad andare avanti perché il settore delle bisarche non può essere assolutamente assimilabile all’autotrasporto di merce: chi trasporta automobili è soggetto a particolari responsabilità e prescrizioni per cui è giusto che il trattamento sia differenziatoâ€.