AIDAA: La Finanza visiti macellai e salumieri per scovare gli evasori
9 Marzo 2012Non solo alberghi, bar e ristoranti, ma la guardia di finanza faccia le proprie visite anche ai macelli, alle macellerie ed ai negozi di salumeria e gastronomia se vuole scovare davvero l’evasione fiscale.
Molto spesso anche questi negozi non emettono gli scontrini fiscali e molto spesso, specialmente in occasioni dei periodi festivi quali la Pasqua in arrivo le macellerie vendono “sotto banco†centinaia di agnelli, oche, anatre, polli e conigli destinati alle tavole degli italiani.
Si tratta di animali “nostrani†acquistati “in nero†da contadini, allevatori compiacenti, animali macellati molto spesso in maniera irregolare e senza alcun controllo veterinario dopo essere stati ammazzati dagli stessi contadini che “sfruttano l’occasione per incassare un po’ di soldiâ€.
Animali uccisi e macellati illegalmente, venduti poi sui banchi delle macellerie ovviamente senza alcuna emissione di scontrino fiscale Lo stesso fenomeno anche se in percentuale minore vale per alcuni negozi di salumieri furbetti che vendono insaccati di maiale “fatti in casaâ€.
Sotto Pasqua a questo fenomeno se ne affianca un altro assolutamente illegale e più grave: la vendita diretta da parte dei contadini (non autorizzati) di carcasse di agnelli, capretti ed altri animali di allevamento e del pollaio ammazzati su commissione (e per i quali si evadono bellamente le tasse) e senza alcun controllo ne autorizzazione veterinaria.
Per questo motivo AIDAA lunedì presenterà un esposto alla Guardia di Finanza per chiedere i controlli anche su macellerie, negozi di salumeria e sui singoli contadini conosciuti per la vendita diretta ed illegale di animali ammazzati e macellati.
Inoltre AIDAA mette a disposizione il proprio numero amico per segnalare casi di macellazione illegale che come ogni anno aumentano nel periodo che precede la Pasqua (telefonare al 392 6552051 o mandare un sms al 340 3848654).
Secondo AIDAA degli sono circa duecentomila gli animali uccisi e macellati e venduti in maniera totalmente illegale nel solo periodo pasquale con un giro di affari “esentasse†di oltre 8 milioni di euro.