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Colpì una donna rumena con un pugno uccidendola. Ventiduenne romano condannato a nove anni

Nove anni di reclusione è la condanna emessa dalla prima Corte d’Assise del tribunale di Roma a carico di Alessio Burtone, il 22enne romano che due anni fa uccise con un pugno l’infermiera romena Maricica Hahaianu. Il giovane era accusato di omicidio preterintenzionale e rischiava una pena ancora più pesante se fossero stati riconosciuti gli aggravanti dettati dai futili motivi che la procura aveva chiesto. Rischiava fino a 20 anni di carcere. Per quanto riguarda l’aspetto risarcitorio, il tribunale ha disposto una provvisionale immediatamente esecutiva di 50 mila euro ciascuno per il marito della donna e per il figlio e di 30 mila per il fratello di Maricica mentre 6mila euro sono stati riconosciuti a Roma Capitale costituita come parte civile. I fatti si verificarono ad una stazione della metro e i due cominciarono a litigare verbalmente mentre facevano la fila alla biglietteria. Poi, sotto una telecamera, lei diede uno sputo e una spinta, lui la colpì con un diretto al mento che le provocò uno stato di coma, prima, poi la morte.

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