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Comunità per le tossicodipendenze del Lazio sul piede di guerra, pronti alla mobilitazione

“Siamo costretti a indire una mobilitazione per essere ascoltati”. Lo dicono in una nota stampa i responsabili delle comunità dei tossicodipendenti del Lazio che hanno organizzato per il 21 marzo una mobilitazione presso la sede del Consiglio Regionale della Pisana. “Dopo due anni di ripetuti tentativi d’incontro con l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio non vi è stata, ad oggi, alcuna risposta istituzionale”.
Il Cearl raggruppa 27 comunità di recupero per tossicodipendenti del Lazio che si riconoscono nell’intesa Stato-Regione. Le strutture ospitano quotidianamente 900 persone e impiegano oltre 500 operatori per la cura di tossicodipendenti e per le attività di informazione, prevenzione e riduzione del danno.
“Le rette giornaliere previste dalla Regione Lazio – si legge nella nota – attraverso le quali sopravvivono le comunità, sono tra le più basse di Italia: ad oggi la situazione non è più sostenibile
• l’ultimo aumento delle rette per le comunità, nella Regione Lazio, è avvenuto nel 2001;
• sono diminuiti notevolmente i posti accreditati, ciò permetterebbe alla Regione un adeguamento sulle rette che non intaccherebbe il budget attuale;
• la Regione non riconosce l’aumento ISTAT, previsto nel decreto 616/2002;
• i costi delle rette sono stati elaborati in base ai requisiti minimi di accreditamento previsti dalla Regione;
• Le rette vengono pagate dalla Regione con lunghissimi ritardi (12 mesi) e coprono solo la metà dei costi di gestione previsti essendo tra le più basse dell’intero territorio nazionale:
Comunità Terapeutico residenziale € 38,73
Comunità Terapeutico semiresidenziale € 24,79
Comunità Pedagogico residenziale € 32.03
Comunità Pedagogico semiresidenziale € 18,08
• Gli enti sono costretti a svendere i crediti che hanno con la Regione per far fronte all’emergenza e per garantire il pagamento degli stipendi dei lavoratori calcolati, tra l’altro, utilizzando il contratto più economico esistente;
Vogliamo essere convocati dalla regione Lazio per risolvere la situazione e avviare un tavolo permanente di confronto.
Chiediamo
1) che le rette vengano adeguate ai reali costi di gestione delle strutture;
2) che i tempi di pagamento delle rette siano certi e garantiti;
3) che le comunità vengano scorporate dall’accreditamento unico, per
il riconoscimento delle loro peculiarità”.
Per Contatti:
Dott.ssa Germana Cesarano (Presidente del Cearl)
cell. 3357153888 – e-mail: germanac@mclink.it;
Dott.ssa Laura Antonelli (Tesoriera del Cearl)
cell. 3337955172 – e-mail: l.antonelli@live.it

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