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Fiat, l”A.S.La COBAS: “Con il nuovo art. 18 ci aspettiamo “valanghe” di licenziamenti individuali”

Dall’A.S.La COBAS riceviamo e pubblichiamo:

Non è la malafede che ci spinge a pensare che con l’eventuale introduzione del nuovo art.18 sarà la grande industria, ed in particolare la Fiat, a trarne i maggiori benefici , con la possibiltà di applicare i licenziamenti individuali con maggiore facilità.

Noi sappiamo però che nelle vite reali di molti di noi la mafaede conta, eccome.

Fino ad oggi la Fiat per licenziare i dipendenti “scomodi” (sindacalisti “ribelli”, lavoratori con ridotte capacità fisiche, ecc..), doveva trovare qualche buona scusa per procedere ai licenziamenti: fare procedure, chiedere, trattare e sfidare apertamente un sistema di regole contrarie.

Se ci sarà l’introduzione della nuova norma e in un momento di recessione del paese sarà piu’ facile alla FIAT avere la “scusante” per procedere con i cosiddetti licenziamenti economici.

Siamo certi che oltre la Fiat , tra le grandi aziende, ci saranno di sicuro una certa percentuale di imprenditori onesti che, magari, tireranno la cinghia per non licenziare i dipendenti, ma non crediamo che siano la maggioranza.

La maggioranza pero’approfitterà della crisi per licenziare!.

Tantissimi esperti economici, e non solo, hanno espresso il loro pensiero a favore della riforma ma nessuno di questi ha saputo indicarci come evitare una speculazione selvaggia dei licenziamenti .

L’A.S.La COBAS ritiene che l’unico modo per evitare tutto questo è lasciare la reintegra nel posto di lavoro ed estenderla anche alle aziende con meno di 15 dipendenti.

In concomitanza con la discussione in parlamento della nuova legge sull’art.18, l’A.S.La COBAS ha proclamato 2 giorni di sciopero generale con presidio davanti al Parlamento Italiano e ai cancelli della Fiat di Cassino per protestare contro i licenziamenti “selvaggi”.

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