La Guardia di Finanza di Cassino, nel corso di una perquisizione domiciliare nei confronti di un settantacinquenne del cassinate, ha rinvenuto e sottoposto a sequestro due ordigni esplosivi.
I manufatti, contenenti ciascuno circa 1.100 grammi di polvere pirica innescata da miccia a lenta combustione, erano di fattura artigianale, e quindi rigorosamente vietati dalla normativa in materia di esplosivi.
Erano detenuti nel magazzino sottostante un’abitazione, in violazione delle necessarie misure antincendio e di sicurezza: l’eventuale esplosione, infatti, avrebbe potuto cagionare gravi danni all’incolumità delle persone.
Sopra gli ordigni erano impressi, oltre alla dicitura “giochi piriciâ€, il marchio di fabbrica di una impresa operante in Provincia di Frosinone nella produzione di manufatti esplodenti, che è stata recentemente coinvolta in un gravissimo incidente di lavoro che ha provocato una strage tra i titolari ed i dipendenti.
Sono tuttora in corso indagini al fine di accertare l’effettiva provenienza e la destinazione degli ordigni.
Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino per il reato di detenzione abusiva di esplosivi, punito con la pena dell’arresto fino a diciotto mesi.