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La Guardia di Finanza sequestra un immobile, un’autovettura e depositi bancari per un valore complessivo di 500.000,00 euro

Nella mattina odierna, le fiamme gialle del comando provinciale della guardia di finanza di Pescara, in esecuzione di un decreto emesso dal locale tribunale, hanno sequestrato beni immobili, beni mobili registrati e disponibilita’ finanziarie per un valore stimato di circa 500.000,00 euro.
Il piccolo tesoretto, sottoposto a sequestro, apparteneva ad un esponente della famiglia di etnia rom dei Cirelli, nota per ricoprire un ruolo di rilievo nel traffico di stupefacenti nell’interland pescarese.
In particolare, sono stati assoggettati a misure cautelari reali una unità immobiliare, sita nel quartiere di “Rancitelli”, una autovettura Golf tdi, immatricolata nel 2011 e nr. 2 libretti postali su cui era presente una provvista di quasi 120.000,00 euro.
I beni sono stati sottratti alla libera disponibilita’ dell’indagato e di un suo familiare, a seguito del provvedimento emesso dal tribunale di Pescara – sezione penale – che ne ha disposto il sequestro preventivo ex art. 321 c.P.P., in vista della successiva confisca obbligatoria, ai sensi dell’art. 12 sexies del decreto legislativo 306/92.
Infatti C.A., di anni 23, è risultato privo di autonoma capacità reddituale – non avendo mai presentato dichiarazioni dei redditi o svolto attività lavorativa – per cui il giudice ha ritenuto che i beni sottoposti a provvedimento ablativo fossero il frutto delle sue plurime attività illecite.
L’odierna operazione di servizio rientra nei prioritari compiti del corpo nel campo della polizia economico finanziaria volti a garantire il recupero di risorse economiche provento di attività illegali.
È di tutta evidenza che nel momento in cui si richiedono sacrifici a tutti i cittadini, è ancor più incisiva l’azione della guardia di finanza diretta a sottrarre alla criminalità disponibilità economiche frutto di gravi attività delinquenziali quali il traffico di sostanze stupefacenti e l’usura, recuperando cosi’ ulteriori entrate per l’erario.

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