L’Euro e le Cassandre (Fazio e Prodi) che rimasero a guardare
9 Marzo 2012di Max Latempa
E cosi’ veniamo a sapere, tramite l’ intervista pubblicata su il Punto a Mezzogiorno, che anche il nostro ex Governatore della Banca d’ Italia, Antonio Fazio nutriva perplessità e timori circa i danni derivanti dall’ introduzione dell’ Euro, tanto che alla fine degli anni 90 avrebbe confidato al suo omologo tedesco Tietmeyer, (Hans per gli amici) che “l’ Euro sarà un purgatorioâ€.
Ma bravo il nostro ex Governatore, invece di intervenire per evitare il disastro che oggi sta sotto gli occhi di tutti, lui lo confidava al suo caro amico Hans, ed intanto avallava in pieno il folle progetto di Bruxelles.
Troppo comodo dirlo ora, Signor Fazio.
Così come ha fatto Prodi, che dalle aule delle Università ancora oggi senza pudore ci spiega la situazione e ci indica come uscire da un disastro che proprio Lui ha contribuito a creare. O come l’ ex ministro Tremonti, che addirittura aveva anche scritto un libro in cui ci avvisava dei danni dell’ Euro e della globalizzazione mercantilistica, ma che poi è andato per anni a braccetto con gli stessi dèmoni che egli stesso indicava.
Ora nessuno di questi tre è più in carica ma assolutamente tengono a farci sapere che loro erano contrari. O comunque perplessi. Che premura!
Eppure erano le tre persone che avevano realmente il potere di fermare tutto. O di fare le cose fatte per bene. Diamine, eravate pagati profumatamente. Non lo facevate mica a tempo perso!
Dotti, medici e sapienti.
Edoardo Bennato lo ha scritto in una meravigliosa canzone degli anni 70 che invito tutti a riascoltare.
Caro Fazio, vai pure a ritirare la Fiaccola d’oro ad Aquino. Ma risparmiaci il pistolotto. Questo è troppo. Ci sono milioni di europei ormai in ginocchio ed umiliati e che la fiaccola la userebbero volentieri per dar fuoco a tutto.